– Il corpo dell’adolescente è stato ritrovato in un ruscello
Il corpo della giovane 15enne, scomparsa nel settembre 2023, è stato ritrovato mercoledì in un fiume vicino a Nevers, in Borgogna-Franca Contea.
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Il corpo di Lina, un’adolescente di 15 anni scomparso nel settembre 2023 nel Basso Reno, è stato ritrovato mercoledì a Nièvre, ha annunciato in un comunicato il procuratore ad interim di Strasburgo Alexandre Chevrier.
Il corpo è stato ritrovato “in una zona boscosa e isolata della regione di Nevers”, “immerso in un corso d’acqua situato al di sotto di un terrapieno”, ha indicato il signor Chevrier.
Ha precisato che le analisi genetiche effettuate d’urgenza dall’Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria Nazionale (IRCGN) “hanno permesso di confermare che si tratta del corpo di Lina”.
“Il veicolo Ford Puma utilizzato da Samuel Gonin (il principale sospettato, ndr) era stato geolocalizzato in questa località il 24 settembre 2023”, il giorno successivo alla scomparsa della giovane, precisa il magistrato.
Perizie forensi «saranno disposte dai magistrati inquirenti per accertare le cause della morte», ha proseguito.
Ricerche attive
Fin dall’estate erano state effettuate “perquisizioni attive” da parte degli investigatori della gendarmeria per ritrovare l’adolescente, che non dava alcun segno di vita dal 23 settembre 2023.
Il suo cellulare aveva smesso di funzionare esattamente alle 11:22 del 23 settembre 2023, mentre camminava dalla sua casa di Plaine alla stazione di Saint-Blaise-la-Roche (Basso Reno) lungo una strada dipartimentale.
Ma dalle indagini è emerso che un veicolo, una Ford Puma, “si trovava esattamente nel luogo esatto della scomparsa di Lina e nel periodo in cui è scomparsa”, ha dichiarato Chevrier in una conferenza stampa nel mese di settembre.
Il 1° ottobre 2023 è stata aperta un’indagine giudiziaria con l’accusa di rapimento e reclusione penale.
“Le indagini hanno permesso di stabilire che Samuel Gonin era il conducente della Ford Puma nel giorno dei fatti, cioè il 23 settembre 2023”, ha assicurato Chevrier. Il principale sospettato si è suicidato a Besançon all’inizio di luglio.
“Il periodo è molto difficile per la famiglia, il mio cliente è distrutto, non ho alcuna reazione particolare se non quella di chiedervi di rispettare il lutto familiare”, ha reagito all’AFP Matthieu Airoldi, avvocato della madre di Lina.
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