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Editoriale di Catherine Quérard | Francia Prima destinazione turistica mondiale. Fino a quando?

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I dati sono stati appena pubblicati da Atout e dal governo. Con 100 milioni di visitatori, la Francia è stata, nel 2024, il Paese più visitato al mondo dai turisti.

Un primo posto che soddisfa il nostro orgoglio nazionale, certamente.

Un primo posto che porta anche innegabili vantaggi economici, finanziari e sociali. Ha generato 71 miliardi di euro di entrate internazionali nel 2024 e ha richiesto l’occupazione di oltre un milione di dipendenti.

Ma questo” anno record per il turismo francese Usare i termini usati dal governo non deve farci dimenticare la realtà delle nostre imprese e un altro primato. Quello dei fallimenti d’impresa che hanno raggiunto la cifra record di 67.830 nel 2024, di cui 8.714 riguardano il solo settore degli alberghi, bar, ristoranti.

L’analisi di quest’ultimo dato permette di notare che i fallimenti sono aumentati ulteriormente nel 2024 rispetto al 2023 del 9,3% nella ristorazione e ancor peggio del 16,8% nel settore alberghiero. Ogni giorno nel 2024, quasi 20 ristoranti mettono la chiave sotto la porta. Nell’ultimo anno sono scomparsi 446 alberghi.

Le ragioni sono perfettamente individuate. L’aumento delle spese operative, delle materie prime, dell’energia, del personale, combinato con un’attività di attività che l’aumento dei prezzi non ha compensato, ha portato ad un calo dei margini. Gli stabilimenti faticano a rimborsare i loro PGE.

Ancor di più, non possono investire. Secondo la Banque de France solo 4 alberghi su 10 e 3 ristoranti su 10 possono beneficiare di un prestito. Come sperare, in queste condizioni, di accogliere correttamente i nostri futuri clienti e di mantenere il nostro posto come leader mondiale nel turismo?

Ovviamente il momento non è di congratulazioni per i risultati del turismo francese ma piuttosto di preoccupazioni per il suo futuro. L’urgenza è salvare le nostre imprese e permettere loro di investire.

Sono indispensabili misure e prima fra tutte il congelamento dei PGE per consentire agli imprenditori di ricostituire liquidità e negoziare nuovi prestiti essenziali per l’ammodernamento delle loro strutture.

Questo è il messaggio che porto ai ministri e ai parlamentari che incontro giorno dopo giorno. Quello del futuro del nostro turismo e dei suoi attori.

Il lavoro continua.

Caterina QUERARD

Presidente

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