(Washington) Il presidente americano Donald Trump giovedì ha vietato, con un nuovo decreto, alla Federal Reserve (Fed) di sviluppare una valuta digitale, tema sul quale la banca centrale americana non è mai realmente andata avanti nonostante le riflessioni in merito.
Il nuovo decreto vieta di “creare, emettere o promuovere una valuta digitale della banca centrale (CBDC)” e richiede di “terminare” qualsiasi lavoro in corso per lanciarne una in futuro.
La possibilità di sviluppare un criptodollaro è un argomento che è stato oggetto di numerose discussioni all’interno della banca centrale americana, senza che questa avesse preso una decisione in merito.
Il precedente governo del presidente Joe Biden era piuttosto favorevole all’idea, ritenendo in particolare che presentasse numerosi vantaggi, pur riconoscendo i rischi in questo ambito.
I funzionari della Fed non hanno nascosto il loro scetticismo.
Lo scorso marzo, il presidente dell’istituto, Jerome Powell, insisteva sul fatto che la Fed era ancora “molto lontana” dall’emettere un criptodollaro.
“Le persone non dovrebbero preoccuparsi di una potenziale CBDC, nulla di questo tipo è nemmeno lontanamente vicino ad accadere nel prossimo futuro”, ha insistito all’epoca.
Il decreto presidenziale mira inoltre a garantire la promozione delle criptovalute negli Stati Uniti, sia nella loro creazione che nel loro utilizzo.
Si prevede inoltre la creazione di un gruppo di lavoro incaricato di riflettere sull’argomento e che dovrà presentare proposte al Congresso e al presidente per rafforzare questa industria.
Lo stesso Donald Trump ha lanciato una criptovaluta, $TRUMP, il 17 gennaio, appena tre giorni prima di entrare alla Casa Bianca.
Quotato a 7 dollari per token, è stato valutato a 34,72 dollari per token, ovvero un totale di 6,94 miliardi di dollari alle 16:25 ET di giovedì.
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