Mentre i prezzi dell’elettricità devono scendere, l’imposta sulle bollette dovrebbe, al contrario, aumentare quest’estate.
Il calo del prezzo dell’elettricità avverrà il 1° febbraio 2025, ma non durerà a lungo. Se l’annunciato miglioramento del mercato elettrico porterà milioni di francesi a risparmiare sulle bollette, un nuovo aumento dei prezzi si prepara discretamente.
Tuttavia, per alcuni abbonati alla corrente elettrica il 2025 sembrava essere iniziato bene. Dopo 2 anni di inflazione dei prezzi dell’energia, le fatture dei privati che hanno sottoscritto un’offerta al tasso di vendita regolamentato EDF (TRV) sono aumentate del 44%. Con la riduzione del prezzo dei kilowattora sul mercato (-15%), questi clienti possono ora aspettarsi una riduzione della bolletta compresa tra l’11 e il 12%. Così, dal 1° febbraio, gli abbonati TRV vedranno diminuire la loro bolletta annua di circa 135 euro.
Si tratta dei 20,4 milioni di famiglie che hanno sottoscritto la tariffa regolamentata di EDF, ma anche dei 3 milioni di famiglie che hanno aderito ad un’offerta di mercato indicizzata alla tariffa regolamentata. In totale, quasi 24 milioni di famiglie, ovvero il 58,7% dei consumatori di elettricità, vedranno diminuire le loro tariffe. Tuttavia, la celebrazione potrebbe essere di breve durata.
Le bollette, infatti, potrebbero ricominciare a salire a partire dall’estate 2025, a causa del previsto aumento di una specifica tassa: la TURPE (Tariffa per l’Uso delle Reti Elettriche Pubbliche). Questa componente, che rappresenta circa il 30% della bolletta elettrica di una famiglia media, tasse incluse, contribuisce a finanziare la fornitura di elettricità ai contatori dei consumatori. Tutti gli abbonati alla rete elettrica devono pagare questa tassa, compresi coloro che hanno sottoscritto un’offerta presso un fornitore alternativo, come Total Energies, ENI, Octopus Energy, ecc… Insomma, i 35 milioni di francesi che utilizzano l’elettricità su base regolare quotidianamente dovranno mettere le mani in tasca.
Il TURPE, solitamente rivisto ogni quattro anni, subirà un eccezionale doppio aumento nel 2025. Il primo aumento del 4,8% avverrà il 1° febbraio 2025 per gli abbonati TRV. Ciò comporterà un aumento di 10 euro sulla bolletta annua delle famiglie. Inizialmente previsto per agosto 2024, l’aumento del 4,8% della TURPE è stato posticipato per arrivare in contemporanea al calo dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato. Pertanto, le famiglie non dovrebbero (troppo) risentirne gli effetti. Tuttavia, a partire dal 1° agosto 2025 dovrebbe essere applicato un secondo aumento della TURPE del 10%. Questo aumento rappresenterà circa 41 euro aggiuntivi all’anno per una famiglia media.
Questa revisione al rialzo del TURPE è raccomandata dalla Energy Regulatory Commission (CRE) per soddisfare le crescenti esigenze dei gestori di rete. RTE ha chiesto un aumento della tariffa del 12,2%, mentre Enedis ha chiesto un aumento del 18,9%. La CRE prevede di trattenere parzialmente tali richieste, con un incremento medio di circa il 10% per i due operatori.
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