Donald Trump è virtualmente (molto) più ricco da questo fine settimana. Il prezzo della nuova criptovaluta del neo-presidente americano ha continuato a salire domenica, al punto da valutare la somma detenuta dal futuro inquilino della Casa Bianca e soci in oltre 35 miliardi di dollari.
Da venerdì sono stati immessi sul mercato circa 200 milioni di token (unità) di questa valuta digitale. Il saldo, 800 milioni di unità, dovrà essere emesso entro tre anni e sarà interamente attribuito a Donald Trump e ai suoi partner in questo progetto.
Un asset generalmente particolarmente altalenante
Domenica intorno alle 22 GMT (23 a Parigi), Trump, questo il nome di questa nuova moneta elettronica, valeva circa 45 dollari, portando la sua capitalizzazione a 9 miliardi. A questo prezzo, gli 800 milioni di chips che finirebbero nel portafoglio di Trump varrebbero 34 miliardi di dollari, portando il patrimonio del neoeletto presidente alla soglia dei 20 più importanti degli Stati Uniti. Allo stato attuale e prima della possibile contabilizzazione di questa nuova manna, il sito della rivista Forbes stima il patrimonio di Donald Trump a 6,7 miliardi di dollari.
Tuttavia, ad eccezione delle “stablecoin”, valute digitali sostenute da valute tradizionali, come il dollaro, le criptovalute hanno spesso valutazioni estremamente volatili e non è raro che il loro prezzo crolli, soprattutto nel caso degli “stessi angoli”. Anche Trump è salito fino a 75 dollari, per poi crollare.
Anche Melania Trump ha le sue criptovalute
Il futuro capo dello Stato ha presentato questa nuova valuta digitale come una “moneta meme”. Quest’ultima è una criptovaluta destinata a capitalizzare l’entusiasmo popolare attorno a una personalità, un movimento o un fenomeno virale su Internet. La “moneta meme” non ha alcuna utilità economica o transazionale ed è spesso identificata come un bene puramente speculativo. Domenica è stata la futura first lady Melania Trump a mettere online la propria criptovaluta, chiamata Melania.
Il nostro dossier sull’Economia
Inizialmente contrario alle criptovalute, Donald Trump ha compiuto una svolta radicale durante la sua recente campagna presidenziale, al punto da diventarne il campione. Ha promesso di promuovere lo sviluppo di questo settore, in particolare attraverso una regolamentazione ridotta.
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