Premendo il pulsante “off” sabato, TikTok ha messo in atto la sua minaccia. Il social network ha reso inaccessibile la sua applicazione online negli Stati Uniti, a causa della mancanza di garanzie da parte del governo Biden, pur indicando che Donald Trump “lavorerà a una soluzione” con la piattaforma per “ripristinarla”.
“Negli Stati Uniti è stata implementata una legge che vieta TikTok”, recita un messaggio se provi a connetterti. “Ciò significa che per ora non puoi più utilizzare TikTok. » “Siamo fortunati che il presidente Trump abbia indicato che lavorerà con noi su una soluzione per ripristinare TikTok una volta entrato in carica”, continua il testo. “Rimani sintonizzato!” »
La Casa Bianca guarda indietro alla prossima amministrazione
Da venerdì TikTok aveva esortato il governo di Joe Biden a inviare un chiaro segnale ai fornitori di servizi Internet e ai gestori dei negozi di applicazioni per dissuaderli dal sospendere download e aggiornamenti. Venerdì la Casa Bianca ha stimato che “l’applicazione della legge (dovrebbe) ritornare al prossimo governo, che entrerà in carica lunedì”. Il Dipartimento di Giustizia americano, dal canto suo, ha fatto sapere che l’attuazione del testo votato a larga maggioranza dal Congresso nell’aprile 2024, costringendo la casa madre cinese ByteDance a vendere TikTok pena il ban, si dilagherebbe nel tempo.
Queste dichiarazioni “non hanno fornito ai fornitori di servizi Internet i chiarimenti e le garanzie necessarie che sono cruciali per preservare la disponibilità di TikTok per 170 milioni di americani”, ha stimato la piattaforma.
La legge teoricamente imponeva ai provider di bloccare download e aggiornamenti durante la notte, dal sabato alla domenica, a partire da mezzanotte. Il testo rende gli application store passibili di multa fino a 5.000 dollari per utente, o 850 miliardi di dollari in base al numero di utenti. La legge prevede la possibilità per il presidente di sospendere l’entrata in vigore per 90 giorni.
Politiche meno ostili alla rete
Sequestrata da TikTok come ultima risorsa, venerdì la Corte Suprema americana ha rifiutato all’unanimità di sospendere la legge. I nove giudici senior hanno ritenuto che le preoccupazioni del Congresso “in materia di sicurezza nazionale” fossero “fondate”. I funzionari eletti americani avevano giustificato l’approvazione della legge con la necessità di impedire alle autorità cinesi di accedere ai dati degli utenti americani o di manipolare l’opinione pubblica negli Stati Uniti.
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Ma se un anno fa la piattaforma era oggetto di aperta ostilità da parte di molti funzionari eletti americani, da allora la situazione è cambiata e negli ultimi giorni è emerso un consenso politico favorevole alla preservazione di TikTok. Sabato, Donald Trump ha dichiarato che studierà attentamente la questione una volta insediato lunedì e che “probabilmente verrà decretato un rinvio di 90 giorni”.
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