Si accumulano le cattive notizie per gli operatori sanitari di Chaudière-Appalaches: una trentina di altri posti saranno soppressi. I tagli questa volta colpiscono principalmente gli operatori di salute mentale in prima linea e il programma per i giovani.
A subire tagli sarà l’assistenza diretta alla popolazione
avverte Nathalie Trottier, presidente dell’Alleanza del personale professionale e tecnico dei servizi sanitari e sociali (APTS) a Chaudière-Appalaches.
Le posizioni di educatore specializzato, assistente sociale, agente delle relazioni umane e psicologo sono destinate a scomparire. Secondo Nathalie Trottier ogni lavoratore si prende solitamente cura di almeno dieci famiglie.
[Ces intervenants] prendersi cura delle persone che lasciano l’ospedale per garantire la rete di sicurezza sociale […] e affinché queste persone non siano lasciate a se stesse per garantire la loro stabilità
spiega il presidente del sindacato.
Il CISSS de Chaudière-Appalaches è particolarmente colpito dai tagli di Santé Québec. (Archivio fotografico)
Foto: Radio-Canada / Alexandre DUVAL
Secondo lei, i tagli in prima linea rischiano di aumentare il fenomeno la porta girevole
dove gli stessi pazienti ritornano periodicamente nel sistema sanitario per mancanza di risorse esterne agli ospedali.
È la prima linea, è la prima rete di sicurezza per la popolazione che ne è colpita. […] È chiaro che a Chaudière-Appalaches ci sarà una riduzione dei servizi in questi programmi.
Nathalie Trottier denuncia i doppi discorsi del governo Legault che, da un lato, promette di investire di più nella salute mentale e dall’altro impone restrizioni di bilancio che portano a tagli di posti di lavoro.
Con questi nuovi tagli, la perdita di posti di lavoro è pari a CISS a Chaudière-Appalaches raggiungono oggi più di 150 operatori sanitari.
IL CISS per il momento, non vuole specificare l’ per rispetto
per i dipendenti che non sono stati avvisati.
Nell’ambito di questa nuova ondata di misure, abbiamo prestato particolare attenzione a minimizzare il più possibile gli impatti sui servizi forniti agli utenti.
vorrebbe chiarire il portavoce, Dominique Lessard, in una risposta scritta.
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