Giovedì Wall Street ha registrato un calo
di Chuck Mikolajczak
La Borsa di New York ha chiuso giovedì in ribasso, oscillando tra leggeri guadagni e perdite, con gli investitori che hanno preferito la cautela dopo il forte rialzo, mentre inizia la stagione dei risultati e permangono incertezze sull’inflazione e sulla politica monetaria della Federal Reserve.
L’indice Dow Jones ha perso lo 0,16%, ovvero 68,42 punti, a 43.153,13 punti.
Il più ampio S&P-500 ha perso 12,57 punti, o lo 0,21%, a 5.937,34 punti.
Il Nasdaq Composite è sceso di 172,94 punti (0,89%) a 19.338,29 punti.
Mercoledì i principali indici di Wall Street hanno registrato aumenti senza precedenti da oltre due mesi, sulla scia di un rapporto rassicurante sull’inflazione negli Stati Uniti.
I dati pubblicati giovedì, tuttavia, hanno alimentato la speculazione secondo cui la Fed rallenterà il ritmo del suo allentamento monetario quest’anno, con consumi resilienti e un mercato del lavoro che spingono gli investitori a essere cauti.
Notando che il mercato “ha tirato un sospiro di sollievo” mercoledì e quindi si è solidificato un po’ dopo alcune settimane difficili, Rick Pitcairn, capo stratega del mercato di Pitcairn con sede a Filadelfia, ha affermato che ora sono necessari “più dati e risultati aggiuntivi”. per determinare la svolta degli eventi.
“I risultati bancari sono stati solidi”, ha continuato. “Guardano avanti senza rivedere al ribasso le loro cifre. Ciò ha dato un po’ di coraggio al mercato”.
Dopo i significativi guadagni registrati all’indomani delle elezioni presidenziali americane di inizio novembre, Wall Street è in fase di stallo, con l’indice S&P-500 in rosso in quattro delle ultime cinque settimane.
Sullo sfondo, la preoccupazione che gli ingenti dazi doganali promessi da Donald Trump possano favorire un rialzo dell’inflazione, con i funzionari della Fed che hanno commentato secondo cui l’istituzione potrebbe essere più conservativa del previsto nei tagli ai tassi.
Il governatore della Fed Christopher Waller, tuttavia, ha affermato che la banca centrale americana potrebbe tagliare i tassi di interesse prima e più rapidamente se l’inflazione continuasse a scendere.
Questi commenti hanno alimentato il calo dei rendimenti obbligazionari giovedì. I titoli del Tesoro USA con scadenza a dieci anni sono scesi nuovamente, dopo essersi attestati al massimo degli ultimi quattordici mesi all’inizio della settimana.
Da notare, tra le azioni, Morgan Stanley ha guadagnato il 4,03% dopo aver pubblicato un aumento del fatturato trimestrale, mentre Bank of America è scesa dello 0,98%. UnitedHealth è crollata in seguito ai risultati trimestrali deludenti, pesando sul Dow Jones.
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(Scritto da Jean Terzian)
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