Nel 2025 c’è il rischio di movimenti sui conti bancari dei francesi. Infatti, se i tassi sui prestiti bancari diminuissero e i trasferimenti istantanei diventassero gratuiti quest’anno, le commissioni bancarie aumenterebbero. In ogni caso, questo è quanto assicura lo studio realizzato dal CLCV, che evidenzia un aumento di oltre il 5% per due tipologie di profili, e di oltre il 3% per la terza. E concretamente, coloro che vedranno aumentare maggiormente i propri costi saranno i “piccoli consumatori”.
“Spese di tenuta del conto (+8%), carte bancarie (+3%-3,4% a seconda della tipologia di carta), prelievi da ATM competitivi, riduzione del tasso di sconto sulle seconde carte detenute sullo stesso conto, aumento del prezzo del pacchetto sono le principali cause dell’aumento del costo medio dei panieri di servizi che abbiamo definito”è elencato nello studio, per il quale sono stati analizzati i tassi di 110 banche della Francia metropolitana e d’oltremare. Sempre secondo lo studio, le banche più care sarebbero la Société Générale e la rete delle Banques Populaires. I più economici sarebbero Crédit Coopératif, LCL e BNP Paribas.
“Non sanno più cosa inventarsi per saccheggiare i nostri conti”
Tra non molto, i “piccoli consumatori” con servizi bancari di base pagheranno in media 69,78 euro all’anno (+5,46%). Il “consumatore medio” pagherà 134,94 euro (+ 5,29 euro) per una coppia con due carte con assicurazione smarrimento e furto. E i “grandi consumatori” hanno una media di 214,87 euro (+3,88%) per due titolari di una carta Gold o Premier e che effettuano numerosi prelievi. E poiché il risparmio non è piccolo, evidentemente tra i francesi non funziona.
“Le banche non se ne preoccupano”lancia un utente Internet sui social network. “È la rapina del secolo”continua un altro dopo aver appreso la notizia. Una vera rapina, quindi. O ancora peggio: “Un sistema per schiacciare le classi medie e proteggere le élite”. Insomma, “una vergogna” secondo molti francesi. Soprattutto se sappiamo che le spese annuali per la tenuta del conto sono già aumentate nel 2024 di circa il 2,5-3%.
“Non sanno più cosa inventarsi per saccheggiare i nostri conti. Branco di ladri”possiamo leggere su X. “Meno servizi, più regolamentazione e più tariffe. Un buon riassunto della Francia degli ultimi anni”, canta un utente. “E il Livret A passa dal 3% al 2,5%, ogni volta che i poveri diventano più ricchi”ne respira un altro. È vero, il libretto di risparmio per 57 milioni di titolari avrà un tasso del 2,5% fino al 1° agosto 2025. Anche il tasso LEP dovrebbe scendere dal 4% al 3%.
Qualche buona notizia per controbilanciare tutto questo? Questo studio realizzato dal CLCV e riguardante l’aumento delle commissioni bancarie non coinvolge le banche online, che non applicano commissioni bancarie o le applicano poche.
Related News :