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Hockey: a cambiare allenatore è riuscito il Friburgo, non il Ginevra

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Il Genève-Servette ha perso sabato sul ghiaccio contro il Fribourg-Gottéron (1-2). Questo risultato non rispecchia l’apparenza di un duello dominato dai Draghi. Gli Eagles hanno sicuramente pagato la mancanza di freschezza nella quarta partita in cinque giorni.

“Questo calendario non ha senso. Non esiste un solo campionato al mondo in cui si giocano 17 partite in 31 giorni, ha criticato Marc Gautschi. Ma ehi, non dovremmo trovare scuse.

Il direttore sportivo del GSHC fa riferimento al bilancio della sua squadra dal cambio di allenatore avvenuto il 28 dicembre. Licenziato dal suo incarico, Jan Cadieux è stato sostituito dai suoi vice Yorick Treille e Rikard Franzen.

Sotto la loro guida, i Grenat hanno raccolto solo 8 punti in 7 partite, una media di punti a partita (1,14) inferiore a quella di Jan Cadieux (1,34). “Per il momento questo cambiamento non è un successo”, riconosce Marc Gautschi.

Tutto il contrario di Friburgo-Gottéron, dove lo shock psicologico ha funzionato perfettamente. Da quando Lars Leuenberger ha sostituito Pat Emond il 22 dicembre, i Dragons hanno preso 14 unità in 6 partite e si sono avvicinati ai primi 6.

Come spiegare una tale differenza tra i due club? “Se lo sapessi, sarei direttore sportivo dei Toronto Maples Leafs, non del Genève-Servette”, ha detto Marc Gautschi.

La causa risiede probabilmente nell’entrata in scena di un uomo proveniente da fuori. Ai Vernets, con la promozione degli assistenti, non è cambiato davvero nulla e si è caldeggiato la continuità. L’arrivo di Lars Leuenberger ha stravolto tutto alla BCF Arena, dove si percepisce un vero e proprio risveglio.

“Abbiamo ritrovato la fiducia”, riassume semplicemente il capitano Julien Sprunger. E si vede sul ghiaccio. L’aggiunta di una nuova voce allo staff è la strada da seguire per Genève-Servette?

“È una soluzione”, ammette Marc Gautschi. Ho sempre detto che questa situazione era una situazione provvisoria che necessitava di essere rivalutata. Farò ancora interviste e a fine settimana prenderò una decisione sulla direzione da seguire per il resto della stagione.

Fino ad allora, l’andata della semifinale di Champions League contro lo Zurigo, mercoledì al Les Vernets, permetterà ai ginevrini di distrarsi. Oppure stancarsi e immergersi un po’ più a fondo.

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