A poche ore dalla vittoria di Lou Jeanmonnot nell’inseguimento femminile, gli uomini rappresentavano una minaccia ancora più grande per la nostra federazione. E per una buona ragione, il francese ha realizzato un’odiosa tripletta in volata, tanto peggio quando l’inseguimento prende il sopravvento sui tempi di questa gara. Ma ovviamente la squadra francese di biathlon maschile oggi ha voluto riscattarsi. E lo ringraziamo di cuore.
I francesi stanno ripristinando l’immagine del biathlon
Il primo biatleta a partire, Quentin Fillon-Maillet, è stato seguito da vicino da Émilien Jacquelin e Fabien Claude. Se i primi due girano sull’anello di rigore al primo colpo, non è il caso di Fabien Claude che ha tutto il tempo per scappare in testa alla corsa. E immaginate un primo successo in carriera in Coppa del Mondo. Ah, spero.
Ma come Julia Simon qualche ora prima, il leader Fabien Claude ci offrirà una meraviglia del tiro da fermo. Il francese infatti sbaglia non uno, non due, nemmeno tre ma quattro colpi dietro il fucile. Un momento da antologia, di pura grazia, seguito subito dopo dai tre errori di Jacquelin. Nei nostri uffici l’estasi è totale.
“Sono deluso (…) Quando ho commesso 3 errori, ho pensato a Julia Simon che ha vissuto la stessa cosa” Fabien Claude
Di conseguenza si passa da una tripletta francese all’inizio, ad una tripletta norvegese all’arrivo. Non è bella la vita? E pompon sulla Garonna, Eric Perrot e Quentin Fillon-Maillet sono arrivati quarto e quinto, senza condividere con i loro avversari in fatto di cioccolato. Naturalmente non parliamo nemmeno della sublime caduta di Fabien Claude, passato dal primo al 18° posto nel giro di mezza gara. Favoloso favoloso.
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