Olivier Deman ha quindi firmato per l’Anversa, in prestito dal Werder Brema. Potrebbe non essere l’unico giocatore belga a rilanciarsi in Pro League…
Un trasferimento all’estero è spesso ciò a cui aspirano tutti i giocatori che sfondano nella Jupiler Pro League, il campionato trampolino di lancio per eccellenza. E molto spesso Domenico Tedesco come il suo predecessore Roberto Martinez hanno incoraggiato questa abitudine privilegiando, con naturalezza, i giocatori che giocano all’estero rispetto ai pilastri della Pro League.
Ma è chiaro che una tendenza c’è: d’ora in poi, oltre ai belgi che hanno esplorato la questione – e talvolta hanno vinto tutto – all’estero (Kompany, Mignolet, Alderweireld, Vertonghen, Defour, Nainggolan…), assistiamo al ritorno del raggiunse a malapena i trent’anni.
L’estate scorsa, molti di loro hanno deciso di rilanciarsi nel Paese, a un’età solitamente considerata quella giusta primo, l’apice di una carriera: Dennis Praet, Leander Dendoncker, Thomas Foket. Prima di loro, Thorgan Hazard e anche Nacer Chadli possono essere considerati nella stessa “categoria”, ovvero i Devils, il cui ritorno nel nostro campionato non era previsto a breve.
E questa tendenza non accenna a fermarsi. Questo lunedì, l’Anversa ha annunciato l’arrivo di Olivier Deman in prestito dal Werder Brema, un anno e mezzo dopo la sua partenza dal Cercle de Bruges. Potrebbe non essere l’ultimo: Dante Vanzeir, partito per la MLS, è nella lista di La Gantoise; Hannes Delcroix si ritrova citato… nello Standard.
Fare un passo indietro per meglio lanciarsi e rilanciarsi all’estero più tardi? Non impossibile, ovviamente. Ma gli esempi di giocatori che tornano in Belgio per poi riprendersi più in alto rispetto a prima della loro prima partenza sono ancora rari… se non inesistenti.
Mike Trésor, Divock Origi, Adnan Januzaj…?
I loro nomi non sono ancora stati fatti quest’inverno, ma i Red Devils che non hanno ancora trent’anni e probabilmente opteranno per un ritorno in Pro League nei prossimi mesi sono in realtà numerosi.
Ovviamente pensiamo a Mike Trésor, in fondo al buco a Burnley; a Divock Origi messo da parte dal Milan; ad Adnan Januzaj che ha giocato solo 300 minuti a Siviglia; a Siebe Van der Heyen, senza giocare a Maiorca e citato a… Sint-Truiden. Un male è un bene: se tornassero e ritrovassero il massimo livello, sarebbero un grande valore aggiunto per la Lega Pro. Il problema è che neanche questo è garantito…
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