Ma: Pedri (30e) per il Barça // Di Paolo (60e) e Sørloth (90e+6) per Colchoneros
Duro, duro, duro… Dominante e logicamente in vantaggio all'intervallo, il Barça viene respinto sul gong dall'Atlético che non aveva tirato un tiro nei primi 45 minuti. I catalani, dal canto loro, si sono scontrati instancabilmente con un Jan Oblak in grande forma, e hanno lasciato il primo posto agli ospiti per la pausa invernale. Risultato? Terza sconfitta interna consecutiva per l'FC Barcelona, mentre il Colchoneros continuano la loro serie di imbattibilità con dodici vittorie consecutive.
Pedri il Magnifico
Non sorprende che il Barça prenda direttamente in mano la partita. Desiderosi di rifarsi dopo le due ultime pietose uscite davanti al proprio pubblico, i Blaugrana lanciare senza indugi l’offensiva con Pedri come trampolino di lancio. In assenza di Lamine Yamal, il numero 8 rompe le battute… Ma il cross di Fermín López arriva un po' indietro per Raphinha, anche se in posizione ideale (3e). Il centrocampista continua a infuocare la retroguardia madrilena, ma Conor Gallagher lascia trascinare i piedi per preservare il punteggio. Il Barça moltiplica i centri per il grande Robert Lewandowski, solo che ce n'è sempre uno Produttore di materassi per disturbarlo. Anche Jan Oblak è attento al buon recupero di Íñigo Martínez (22e) e Gavi non trova la porta con un potente colpo di testa (25e), la minaccia diventa gradualmente più chiara. Poi il direttore d'orchestra Pedri Gonzalez si prende le sue responsabilità, con la bacchetta e il fornello per perforare tornando in asse, avvisa Gavi di un uno-due fortunato per piazzare un piede piatto in tutta tranquillità (1-0, 30e).
L'Atlético decide quindi di rivelarsi un po', nella ripresa. Per la gioia di Pedri che trova questa volta Fermin López in area, che non riesce ad applicarsi e si imbatte in Oblak (47e). Pochi minuti dopo, il Golden Boy 2021 questa volta mette in orbita Raphinha il cui pallonetto cade sulla traversa (57')e). L'Atlético sembrava in difficoltà, fino a quando un'accelerazione di Javi Galán e un cross mal respinto di Marc Casadó avvantaggiano Rodri De Paul al limite dell'area (1-1, 60e). L'Atlético è tornato a segnare con il secondo tiro in porta della partita. Moralità? Non vendere mai la pelle di Cholo prima di ucciderla.
Sørloth rise terribilmente
L'incontro può finalmente prendere il via, ma Lewandowski sbaglia a bruciapelo su un caviale di Ferran Torres. Poi Peña se l'è cavata, affrontando Pablo Barrios (75e). Dello spettacolo approfitta anche Dani Olmo per farsi notare, prima di passare al sombrero e aprire troppo il piede dopo una bella sequenza in area (80'e). Dani offre finalmente il match point a Raphinha con una sontuosa sferzata, ma il brasiliano sbaglia il tiro e trafigge Oblak (86').e).
Rebelote sull'azione successiva, il portiere slovacco fa schifo questa volta Pedri da distanza ravvicinata (87e). Al Barça manca la fantasia per riconquistare il vantaggio e l'Atlético punisce severamente questa mancanza di carattere. Negli ultimi secondi del match, Nahuel Molina si lancia in profondità: il suo centro trova Alexander Sørloth, che crocifigge i catalani (1-2, 90e+6). L'Atlético ruba quindi il trono al popolo del Barcellona, e trascorrerà le feste al caldo.
> Barcellona (4-2-3-1): Peña – Koundé, Cubarsí, Martínez, Baldé – Casadó (García, 80e), Gonzalez – Ala, Gavi (Torri, 64).e), López (Olmo, 64e) – Lewandowski. Allenatore : Hansi Flick. >Atletico Madrid (4-4-2): Oblak-Llorente (Le Normand, 73e), Giménez (Witsel, 52e), Lenglet, Galán – Simeone (Molina, 62e), De Paul, Barrios, Gallagher (Koke, 62e)- Griezmann (Sørloth 73e), Alvarez. Allenatore : Diego Simeone.
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