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Andrea Siviero vuole dare una scossa allo Swiss Basket

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Nuovo presidente della Svizzera, Andrea Siviero vuole fare di tutto per (ri)dare alla sfera arancione svizzera le sue lettere di nobiltà.

“Dobbiamo uscire dalla stagnazione in cui si trova da anni la pallacanestro svizzera”, ha subito detto lunedì in conferenza stampa a Friburgo.

L’ex giocatore ticinese, eletto appena un anno fa contro Thabo Sefolosha, ha presentato alla sede dell’organismo la sua visione strategica. Il progetto è enorme, non ne fa mistero. «Il basket svizzero è in difficoltà, ma farò di tutto perché progredisca. I mezzi esistono», ha assicurato nel preambolo.

Dalla base all’élite passando per la generazione successiva, Andrea Siviero ha passato in rassegna tutti gli strati della comunità cestistica svizzera. L’obiettivo a livello sportivo: riuscire ad alzare il livello medio dei campionati svizzeri di 1a divisione (maschile e femminile). “Il livello medio attualmente non è abbastanza buono”, ammette.

Laureato in economia politica e gestione aziendale, titolare di un dottorato in economia, l’ex presidente dell’Union Neuchâtel ha ribadito il suo obiettivo finale anche sul piano finanziario: “Dobbiamo creare un’economia svizzera del basket, per generare il nostro reddito, creare posti di lavoro per giocatori, allenatori, arbitri’, spiega.

Elargir la base

Ex giocatore della LNA ed ex dirigente, Andrea Siviero conosce perfettamente la difficoltà di condurre una ‘vera’ carriera da cestista e soprattutto da cestista in Svizzera. “I giocatori devono poter guadagnare abbastanza per poterlo considerare un lavoro interessante in Svizzera”, sottolinea.

Il primo passo perché l’élite svizzera del basket possa trarre vantaggio da un simile sviluppo è “dobbiamo ampliare la base”, spiega. ‘Dobbiamo attrarre più giovani, più donne e più giocatori di lingua tedesca. Il potenziale della Svizzera tedesca è immenso, sia in termini di numero di potenziali giocatori che di sponsor”, ricorda.

«Da anni tutti parlano dei problemi infrastrutturali del basket svizzero. E’ tempo di agire. In Svizzera disponiamo di due club strutturati professionalmente, entrambi a Friburgo, l’Olympic maschile e l’Elfic femminile. “Non per niente sono loro che vincono i titoli”, sussurra.

La CNBS a Magglingen dal 2025

Consapevole che non esiste una formula magica o un ‘pulsante da premere’, che i bei discorsi restano discorsi, Andrea Siviero ha voluto dimostrare che, nonostante abbia preso ufficialmente le redini solo quest’estate, i primi segnali di questa riforma sono molto concreti. Anche a livello amministrativo, visto che ha già ridotto il numero dei membri del Consiglio di amministrazione da 14 a 10.

A livello sportivo è già stata presa una decisione importante. Il Centro Nazionale (CNBS), la cui squadra di punta milita nella LNB, si trasferirà l’anno prossimo da Losanna a Magglingen, nel cuore della grande famiglia dello sport svizzero. «Al momento è troppo lontano. A Macolin i ragazzi potranno studiare nella loro lingua, e per di più in una scuola pubblica’, sottolinea Andrea Siviero.

Si otterrà così un risparmio di 200.000 franchi sui 700.000 che il progetto costa ogni anno. «Potremo raddoppiare il numero dei ragazzi iscritti al Centro riducendo i costi», esulta, sottolineando che i 200.000 franchi risparmiati dovrebbero essere investiti nella creazione di un simile Centro per donne.

Il ticinese si rallegra anche della nascita di una ventina di scuole di minibasket in un solo anno nella Svizzera tedesca. ‘Spero che questo porti alla nascita di nuovi club di basket’, sottolinea, ricordando che la Svizzera tedesca – Aarau appunto – ospiterà le prossime due partite della nazionale femminile svizzera nelle qualificazioni a Euro 2025.

Quanti club sono nell’elite?

Il progetto è immenso e i file sono innumerevoli. Tra i più caldi e ricorrenti, quello del numero di club che militano nell’élite del basket svizzero. Attualmente sono nove, sia uomini che donne, e quasi tutti soffrono a livello economico.

Andrea Siviero sa che la gestione di questo tema è delicata, con sullo sfondo gli interessi dei club, ovvero l’emergere del 3×3 che potrebbe costringere i giocatori a specializzarsi nel prossimo futuro. Dovremmo restringere l’élite per offrire un livello medio di gioco più alto, o al contrario espanderla per consentire al maggior numero di giocatori di prosperare? Spetta al presidente e al suo team trovare le risposte giuste.

/ATS

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