Era apparso insieme ad altri sette giocatori del calcio francese, tra cui il presidente del Tolosa (L1) Damien Comolli, multato di 30.000 euro per un contratto di trasferimento irregolare.
Gli otto imputati sono condannati per aver eluso, “con una certa malafede” nota il tribunale, la legge che disciplina l’attività di procuratore sportivo.
Trattative con professionisti non titolari della tessera di procuratore sportivo
Dai contratti di cessione contestati, sottoposti all’esame dei giudici, emergeva che le trattative tra gli interessati erano state condotte da professionisti non titolari della tessera di procuratore sportivo.
David Venditelli, dirigente della società lionese Score Agencies, è stato condannato a un anno di reclusione e 200.000 euro di multa e uno dei dipendenti, consigliere sportivo, Jérémie Sutter, è stato condannato a un anno di reclusione e 100.000 euro di multa. Bene.
Questa società, così come quella creata da John Valovic-Galtier, Player Agency, si basavano, secondo il tribunale, sullo stesso modello irregolare: da un lato un consulente che non possiede una tessera professionale esegue le procedure che portano alla conclusione di un contratto di trasferimento grazie alla sua rete o alla sua esperienza professionale, invece, agenti ufficiali di giocatori ma “inattivi” nelle trattative e intervenuti solo alla firma del trasferimento.
“I contatti e le trattative sono monopolio degli agenti autorizzati”
Questo modello è stato implementato in particolare nei trasferimenti di Christophe Galtier e Jordan Galtier, fratello di John Valovic-Galtier.
Questo schema è illegale agli occhi del tribunale per il quale “la ricerca, i contatti, le trattative fino al contratto sono monopolio degli agenti autorizzati”.
Descritti dal pubblico ministero come “agenti di copertura” e “prescelti”, tre agenti ufficiali sono stati condannati: Alexandre Bonnefond a un anno di carcere con sospensione della pena e 50.000 euro, Tristan Sauzon a sei mesi con sospensione della pena e 5.000 euro di multa e David Wantier a tre mesi di reclusione con sospensione della pena e 5.000 euro di multa. Ai primi due è prevista anche l’interdizione dall’esercizio professionale, rispettivamente per cinque anni e un anno. Emmanuel Desplats, direttore generale del Dijon (Nazionale), è stato condannato a una multa di 10.000 euro.
Alle parti civili, alla Lega (LFP) e alla Federazione francese (FFF) viene assegnato un simbolico euro a titolo di risarcimento del danno morale subito, “reati che hanno per effetto di tradire la fiducia che questi organismi di regolamentazione ripongono negli agenti sportivi”.
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