Bulka e surnagé
Il portiere polacco prima della partita contro i Rangers ha confidato che finalmente lo voleva “essere deciso” nell’Europa League. Dopo diverse prestazioni troppo neutre in questa stagione per essere dimenticate, il polacco è stato almeno all’altezza della sfida giovedì nella partita dell’ultima chance, alla fine persa 2-1. Sotto gli occhi di Billal Brahimi in tribuna (il nizzardo è in prestito al Saint-Trond), ha effettuato 8 parate, vinto due faccia a faccia con Boufal e anche la fortuna gli ha sorriso con Louchet e Rosario che hanno salvato sulla loro linea quando è stato picchiato. Senza di lui il conto sarebbe stato salato e le speranze del Nizza sarebbero andate in fumo ben prima del 93e e il gol di Ivanovic, sul quale non può nulla. A prova della sua solidità, Bulka è uscito dal match con 1,93 gol evitati (PSxG) contro 0,37 di Anthony Moris. “Ci è mancata efficienza ma bisogna sottolineare anche il grande lavoro del portiere del Nizza”si è complimentato con l’allenatore dell’Union Saint-Gilloise Sébastien Pocognoli. L’unico lato negativo sono le difficoltà ancora visibili nel settore aereo.
Europa, un appuntamento mancato
“Tutti si stanno divertendo e noi ci stiamo fregando”. Questo è un po’ il sentimento che ha prevalso ieri mattina tra i tifosi del Nizza mentre salivano sull’aereo che li avrebbe riportati in Costa Azzurra. Giocare in Europa deve essere stato sinonimo di gioia ed emozione. La campagna, che proseguirebbe solo con uno scenario miracoloso (esiste, con una simulazione sul sito della UEFA), non è stata altro che una lunga serie di delusioni. Il pareggio inaugurale contro la Real Sociedad (1-1) aveva comunque seminato grandi promesse. Oggi apprezziamo soprattutto quanto il rigore sbagliato da Guessand quella sera avrebbe potuto cambiare tutto. Tuttavia, Nizza non ha vinto e ha lasciato passare un treno che non è mai riuscita a raggiungere. La verità è che gli Aiglon non furono mai in grado di vincere nemmeno una delle successive cinque partite giocate. Non si sono lasciati scappare la qualificazione sul prato ammaccato dello stadio King Baudouin ma ben prima, contro il Ferencvaros o il Twente, quando il gruppo era meno sminuito. Tuttavia, rinviando l’emergenza al prossimo incontro, la Palestra si è ritrovata ai piedi di un muro che non aveva le armi per scalare.
“Non siamo stati abbastanza bravi, incisivi, efficaci in tutte le partite per sperare in meglio”si rammarica Franck Haise. Con due punti la Palestra resta ferma a quota 35e e penultimo posto. Pessima pubblicità per il club. Che nella sua storia raramente è stato all’altezza del panorama europeo. Come se quest’ultimo fosse troppo grande per lui. Questo fallimento dovrà essere analizzato, proprio come questa infermeria gremita che ha provocato la sua caduta.
Lo scudetto e la coppa per riscattarsi
Le Gym, che non disputerà più una partita europea fino alla trasferta contro l’Elfsborg di fine gennaio, potrà concentrare tutte le sue forze sul campionato e sulla Coppa di Francia. Con 12 giocatori professionisti attualmente disponibili e un’intera squadra sulla fascia, non è una brutta notizia… Sulle rotule, come un Bombito o un Rosario slavato, la Palestra ha ancora due partite da negoziare nel 2024, domani (3 p.m.) all’ultima di L1 e in 32es finale contro Corte (N3), dove proverà a lanciare una grande epopea. Due incontri sulla carta molto convenienti, ma il Nizza dovrà stringere i denti ed evitare ogni rischio di decompressione con l’avvicinarsi delle vacanze. “Dobbiamo restare uniti, recuperare bene, restare uniti per fare la migliore partita possibile a Montpellier”sottolinea l’allenatore del Nizza per il quale l’intoppo continentale “non mettere in discussione la fiducia” che ha nel suo gruppo e in se stesso. Sesto, l’OGC Nice sta andando molto bene finora in campionato. Con l’obiettivo di vivere un’avventura europea molto più emozionante…
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