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Giocatori di rugby processati per stupro di gruppo: il principale imputato chiede perdono alla vittima

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L’irlandese Denis Coulson, uno degli ex giocatori di rugby del club francese Grenoble (est) processato per dieci giorni a porte chiuse per uno stupro di gruppo nel marzo 2017 nel sud-ovest della Francia, ha chiesto scusa alla vittima mercoledì, secondo il suo avvocato.

“Lui le ha chiesto perdono (…) e ha chiesto perdono ai suoi compagni di squadra perché si sente responsabile nella misura in cui è stato lui a condurre questa giovane ragazza nella stanza”, ha detto Corinne Dreyfus-Schmidt.

“Allo stesso tempo, il signor Coulson non si mette veramente in discussione”, ha risposto l’avvocato della vittima, Me Anne Cadiot-Feidt, di cui si scusa “nei confronti di se stesso”, “un po’ come con i bambini”.

L’ex pilastro, che oggi ha 30 anni, è processato per stupro di gruppo insieme al neozelandese Rory Grice, 34 anni, e al francese Loïck Jammes, 30.

Tutti chiedono il consenso della vittima con la quale avevano trascorso un post-partita da Top 14 in un bar, poi in una discoteca, con l’alcol a fiumi, prima di finire la notte in un hotel vicino a Bordeaux. La giovane donna è tornata in sé il giorno dopo, nuda su un letto con una stampella nella vagina, circondata da due uomini nudi e altri vestiti.

“È estremamente difficile ricostruire i fatti più di sette anni dopo”, ha continuato Dreyfus-Schmidt. “Ci sono solo testimonianze che si sovrappongono e noi cerchiamo di tenerci stretti i pochi elementi materiali che abbiamo”.

“Aveva 22 anni al momento dei fatti, era ubriaco, c’era una sorta di euforia sessuale in questa stanza e in quel momento pensava sinceramente, poiché lei era capace di agire, che stesse bene”, ha aggiunto l’avvocato.

L’udienza è proseguita mercoledì con l’interrogatorio di Loïck Jammes.

La sua difesa ha chiesto, invano, una nuova perizia medico-legale dopo che un medico legale incaricato di sostituire il medico che ha effettuato le analisi originarie, indisponibile per motivi di salute, aveva, secondo l’avv. .Denis Dreyfus.

“A livello medico legale non possiamo provare nulla. È probabile che, in un caso costellato di molteplici punti interrogativi, ne venga aggiunto uno supplementare”, ha dichiarato alla stampa l’avvocato di Loïck Jammes.

L’irlandese Chris Farrell (31 anni) e il neozelandese Dylan Hayes (40 anni) compaiono sotto processo per aver assistito in tutto o in parte al presunto stupro senza intervenire.

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