Come ogni serata di gioco durante la stagione dell’hockey su ghiaccio, i fan affollano il bar-ristorante sportivo La Cage. Tra due ali di pollo ingoiate, arrivano ad emozionarsi per i Montreal Canadiens, la squadra maschile, fiore all’occhiello della città. Ma questo venerdì sera è la Victoire de Montréal, la squadra femminile, che, contro Ottawa, entusiasma gli spettatori.
“Li prenderemo!” » Sedute al bancone, Anangelina Gill e la sua compagna sono abituali, che possono citare senza errori i giocatori della formazione: “ Marie-Philip Poulin, Laura Stacey… Francamente, la follia dell’hockey qui è troppo grande per essere limitata agli uomini. Rimarremo stupiti! »
Non sono gli unici a ribaltarsi. Durante la stagione 2023-2024, una partita contro le rivali Toronto ha battuto il record di presenze per l’hockey femminile, con 21.105 spettatori. La Professional Women’s Hockey League (LPHF), creata nell’agosto 2023, che conta tre squadre canadesi e tre americane, ha appena iniziato la sua seconda stagione. Visto il successo della prima, la competizione prevede ora 30 partite, e non più 24: quella maschile conta 82 partite, playoff esclusi.
Per la stagione in corso, iniziata il 30 novembre, la squadra di Montreal si è trasferita in una pista di pattinaggio che può ospitare più del doppio del numero di tifosi rispetto a quella in cui aveva giocato la stagione precedente. Le sue star – tra cui la coppia Marie-Philip Poulin e Laura Stacey – sono sempre più famose e compaiono addirittura in popolari serie televisive.
Venticinque città candidate
Non ci sono mai state così tante giocatrici di hockey nel paese. Erano 108.000 nel 2023-2024, rispetto agli 85.000 del 2010: ora in Canada c’è una giocatrice di hockey ogni quattro giocatrici di hockey. Un cambiamento di cultura in uno sport noto per essere macho? “Ci sono ancora le barriere, le piste di pattinaggio sono meno disponibili per le ragazze che per i ragazzi, gli stipendi sono incomparabili, ma le cose stanno cambiando”, osserva Courtney Szto, professoressa specializzata in cultura fisica e giustizia intersezionale alla Queen’s University di Kingston, Ontario.
« E osserviamo che la WNBA [la ligue féminine de basket-ball nord-américaine] ottiene anche un pubblico storico. Tutto lo sport femminile sta progredendocontinua Courtney Szto, secondo la quale la popolarità dell’LPHF si spiega anche con la saturazione del mercato sportivo maschile. Non c’è più spazio per generare ricchezza tra gli uomini. L’unica opportunità di crescita [s’obtient] grazie ai campionati femminili. »
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