Un duo si distingue al vertice del Vendée Globe: martedì, Charlie Dalin (Macif) era ancora davanti a Sébastien Simon (Groupe Dubreuil) mentre Yoan Richomme (Paprec-Arkéa) era rimasto indietro. Alle 15:00, Dalin era davanti a Simon di 34 miglia nautiche, Richomme era a più di 300 miglia nautiche di distanza.
I tre skipper, avendo scelto la rotta più a sud tra i 15 velisti di punta, hanno ulteriormente ampliato il divario rispetto al resto del gruppo, visto che Thomas Ruyant (Vulnerable), il quarto, è ormai a quasi 400 miglia nautiche da Charlie Dalin.
Al 10° posto, Justine Mettraux (Teamwork-Team Snef) ha preso nuovamente il posto della prima velista di Samantha Davies (Initiatives-Cœur) durante la notte. Ma l’arrivo di due depressioni meridionali potrebbe rimescolare le carte.
“Il mare è davvero atroce, trema, fa male al cuore per la barca”, ha spiegato il marinaio ginevrino, che si trova proprio nella corrente di Agulhas. Cerco di mantenere una buona media senza andare troppo veloce ma è dura, il mare è davvero in tutte le direzioni. Non vediamo l’ora di uscire da lì!”
A 1500 chilometri dal collega di Versoix, Alan Roura è ancora 23esimo. “Mi sto trovando bene in barca negli ultimi giorni, è davvero bello giocare di strategia in acqua”, scrive lo skipper sul suo sito. Adesso è sul lungo periodo che dobbiamo giocare, per riuscire a superare con cautela la seconda depressione che ci colpirà venerdì. Vento forte, mare grosso: una bellissima foto!”
Il terzo rappresentante svizzero, lo zurighese Oliver Heer (Tut Gut), è rimasto al 33° posto.
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