Il Calcio svizzero ha il suo «Tutto o niente», la serie di documentari resa popolare da Prime Video per la sua immersione dietro le quinte dell’Arsenal o del Manchester City. La versione svizzera è dedicata al Servette FC, che ha aperto i battenti nella stagione 2023-24 ai giovani dirigenti ginevrini Dylan Taher e Léo Bachiri Wadimoff.
Il titolo? “Rinascimento”. Il formato? Quattro episodi da 26 minuti. A quale pubblico si rivolgerà la serie? Gli appassionati di calcio in particolare, ma soprattutto i servettiani, già nostalgici della scorsa stagione, con questa vittoria in Coppa di Svizzera al termine.
Lematin.ch ha potuto assistere all’anteprima mercoledì scorso a Carouge. Spoiler: il documentario si conclude con questo pazzesco rigore contro il Lugano. Nessuna sorpresa. Conoscevamo la storia. Resta bellissima. Saprà far rivivere le emozioni.
Kutesa, headliner disarmante
Come spesso accade, un progetto del genere suscita interesse perché consente l’accesso dietro le quinte. Questo è ciò che lo rende forte. Abbiamo le immagini dello spogliatoio, anche se potevano essercene di più. Abbiamo discussioni con il personale, anche se sembrano essere lì principalmente per illustrare questo accesso molto privilegiato.
In particolare abbiamo molte sequenze insieme a Derek Kutesa. Il nazionale svizzero è il protagonista. Perché è molto presente, ma soprattutto perché è di una sincerità disarmante. Ci affezioniamo alle sue uscite, perché sono quelle di un ragazzino che è maturato e che vive il momento con passione. Valgono da soli la deviazione.
Convincono anche gli altri relatori principali. In questo caso, il capitano Jérémy Frick, l’ex allenatore e ora direttore sportivo René Weiler, in particolare il responsabile stampa Loïc Lüscher.
Questo non è certo il caso dell’ex presidente Thierry Regenass, al quale è stato concesso molto spazio e che non è lontano dal prendersi il merito di tutti i successi della scorsa stagione. Lontano da quanto sappiamo sulle dinamiche della leadership Servetti. Ricordiamo che nel corso della stagione ha annunciato le sue dimissioni, che sappiamo essere state in parte conseguenza della dimenticata vicenda delle email, al termine del mercato invernale.
Incongruenze tollerabili
“Rinascimento” non dimentica questi episodi, come i momenti sportivi più delicati. Questa non è solo una scrittura positiva della scorsa stagione. Questo rimane lavoro documentario e giornalistico. Questo è ciò che lo rende credibile. Nonostante le scene giocate in cui i tifosi guardavano le partite in diretta, ma davanti a una sintesi televisiva. Alcune incongruenze, che potevano essere notate solo da chi era ossessionato dai dettagli.
Ciò non toglie l’interesse del progetto. Soprattutto no. Perché i due registi hanno scelto di raccontare la storia di Servette oggi, ma anche prima, ai più piccoli. Utilizzando i loro codici. Questo è ben visto.
Anche questo è importante. Il calcio svizzero ha bisogno di questa boccata d’aria fresca. Della serie gioverà innanzitutto Servette, che sull’argomento ha capito tutto. Sta agli altri trarre ispirazione.
“Renaissance”, una serie di Dylan Taher e Léo Bachiri Wadimoff. 4 episodi da 26 minuti, tutti i lunedì di dicembre sui canali Blue Sport.
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