In un’intervista incrociata con Harry Maguire rilasciata al canale televisivo del suo club, il terzino marocchino Noussair Mazraoui ha potuto parlare del suo rapporto con Ruben Amorim, il suo nuovo allenatore. Ma anche i suoi primi mesi al Manchester United.
È un tuttofare Diavoli Rossi questa stagione. Noussair Mazraoui, arrivato quest’estate da Bayern Monaco per poco più di 15 milioni di euro, continua a deliziare i tifosi mancuniani. Apprezzata soprattutto la sua versatilità, lui che gioca tanto da terzino quanto da difensore centrale, come questa domenica contro l’Everton (4-0). Di fronte al Fenerbahce in Europa League, il Leone dell’Atlante si è addirittura posizionato al numero 10.
COSÌ Mazraoui, già diventato essenzialescherza: “Ho già ricoperto tre ruoli in tre mesi, questo la dice lunga. Mi piace farlo, se l’allenatore me lo chiede. Giocherei ovunque finché la squadra avrà bisogno di me.”
Parole che aveva già pronunciato durante l’ultima partita europea, giovedì contro il Bodo Glimt (3-2), dove aveva sbloccato la situazione con un passaggio decisivo. Ma soprattutto una dichiarazione di fedeltà al suo nuovo allenatore portoghese Ruben Amorim. “È ancora troppo presto per dire qualcosa su di lui (Amorim). Ma la mia prima impressione è buona. Va d’accordo con tutti“, esulta il difensore.
La sensazione di “si può fare di meglio”
Nono in Premier League con il Manchester United, marocchino ha un discorso positivo sul resto della stagione:
“L’inizio della stagione non è stato dei migliori e non era quello che ci aspettavamo. Penso che fortunatamente l’Europa sia ancora accessibile“, mette le cose in prospettiva, con la qualificazione europea nel mirino. È sempre un obiettivo. Se guardiamo la classifica siamo a soli sei punti dalla qualificazione. Quindi sì, dobbiamo recuperare questo ritardo e stiamo lavorando per questo.“
La sua determinazione nel rimettersi in carreggiata con il suo club è intatta: “Dobbiamo farlo per noi, per i tifosi, ma anche per Ruben. Per dimostrare che il suo nuovissimo sistema funziona e per dimostrare che ne siamo capaci e fiduciosi.”
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