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Nonostante un doppio corso di spagnolo/comunicazione, ho deciso di prendere in mano i miei sogni dedicandomi al giornalismo. Con un master in giornalismo sportivo, con altrettanta ammirazione mi occupo di cronaca sportiva e calcistica nei periodi di mercato, quando un club deve fare scelte cruciali per la prossima stagione.
Arrivato quest’estate al Real Madrid, Kylian Mbappé sta vivendo un inizio complicato all’interno del club spagnolo. Pallone d’Oro nel 2001, anche Michael Owen ha avuto difficoltà ad adattarsi alla pressione del Merengue. L’ex fenomeno inglese è tornato più nel dettaglio anche nella sua esperienza mista all’interno della Casa Blanca.
Ci vuole tempo. Dopo essere finalmente atterrato sul lato di Real Madridil suo club preferito, Kylian Mbappé non realizza l’esordio tanto atteso per il club spagnolo. Impantanata in diverse vicende extra-sportive, l’ex stella del PSG non è ancora riuscito a ritrovare il suo miglior livello all’interno del club madrileno. Come spiegare un simile calo di prestazione per il numero 9, che mercoledì sera in campo ha vissuto una partita da incubo? Liverpool ?
“La pressione è così grande che non riesci nemmeno a respirare”
All’interno del Real Madrid, Kylian Mbappé non è la prima stella ad avere un inizio complicato. Vincitore del Pallone d’Oro nel 2001 con Liverpool, Michael Owen è entrato nel club spagnolo nel 2004 ed è rimasto solo un anno nella capitale. Un passaggio misto, che l’ex attaccante inglese spiega soprattutto con la doppia faccia presente Madrid. “Il Real Madrid è il Santo Graal per un calciatore, ma la pressione è così grande che non riesci nemmeno a respirare”ha dichiarato quest’ultimo L’Atletico.
“Quando arrivi lì, ti rendi conto che è un posto dove puoi perdere la tua essenza”
“Non appena ho deciso di andare al Madrid, ho perso il controllo della mia carriera. Fu la fine della percezione che gli altri avevano di me come giocatore. È vero che era il Santo Graal per un calciatore, ma era anche un posto dove la pressione è così grande che non riesci nemmeno a respirare. Non era quello che mi aspettavo. Il Madrid è un club con storia, glamour e tutto ciò che un calciatore sogna, ma quando arrivi lì ti rendi conto che è un posto dove puoi perdere la tua essenza. Nel mio caso mi è costato la vita professionale”conclude Michael Owen.
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