La scorsa stagione, in occasione del ritorno in Superlega, Yverdon poteva contare su una sorta di assicurazione contro tutti i rischi. Parliamo della sua propensione all’intransigente in casa, dove il club del Nord Vodese aveva ottenuto la maggior parte dei punti – 40 su 47 totali -, cosa che non ha mancato di impressionare.
Solo che questo vantaggio sembra essere scomparso dall’inizio di questo campionato, con un record già molto più equilibrato (3 vittorie contro altrettante sconfitte e un pareggio). Da qui l’ambizione di riconquistare lo stadio comunale durante l’accoglienza dell’FC Lucerna. Questo per quanto riguarda l’intenzione, certamente lodevole, del fischio d’inizio. Il problema è che, di fronte alla realtà, la sua attuazione si è rivelata molto più pericolosa. Con il risultato di una nuova sconfitta che, dopo le precedenti sconfitte subite contro Losanna e Basilea davanti al proprio pubblico, potrebbe avvicinare l’Yverdon alla zona rossa dopo gli altri verdetti di questa 16esima giornata, in particolare quelli di GC e Winterthur.
A senso unico, il primo periodo si sarebbe già riassunto in un lungo monologo lucernese. Ci vorrà anche un riflesso salvifico di Bernardoni, che respinge con il piede davanti alla linea un recupero di Klidje (32esimo), per salvare i suoi. Di Yverdon, incapace di tirare fuori la palla in modo netto e mostrandosi tanto leggero quanto terribilmente deludente nella sua produzione offensiva, ricorderemo soprattutto la festa pirotecnica offerta dal suo kop in occasione dei 3 anni della sezione locale. Segno di questa indigenza, bisognerà aspettare… 41 minuti prima di vedere il primo e unico tiro vodese dei primi 45 minuti. Un “exploit” nato dai piedi di Rodrigues ma che difficilmente avrebbe dovuto preoccupare Loretz. Un visitatore che non sfrutta il suo dominio, un ospite che offre poco o nulla, tutti concorderanno che tutto questo non è volato molto in alto.
Ciò che il Lucerna non ha ottenuto in partita è stato alla fine venire da un set ball, in questo caso un rigore fischiato da Schärer in seguito ad un indiscutibile fallo di Marques su Dorn: il piede di Rrhudani non ha tremato per garantire questa trasformazione (54esimo). Al momento giusto, Mangiarratti ha deciso di lanciare un rientrante nella persona di Varol Tasar, assente dal campo dal 24 febbraio a causa della rottura dei legamenti crociati. L’unica luce nel grigiore.
Ciò però non cambia l’esito di una partita nella quale Yverdon non ha mai dato l’impressione di essere entrato davvero, a parte una deviazione nel finale di… Bernardoni, che si è infilato nel recupero per riconquistare un corner di Tasar (93esimo). Ricorderemo quindi che la migliore occasione dell’YS è stata prerogativa del suo portiere, il che non è lontano dall’essere un peccato. Per i vodesi, questa terza sconfitta consecutiva in casa riflette la loro crescente difficoltà a rendersi pericolosi.
Da mercoledì in Coppa, con l’arrivo del Lugano, Yverdon dovrà mostrare tutto un altro volto per sperare di assicurarsi il biglietto per i quarti. Allo stato attuale, è difficile capire come.
Yverdon – Lucerna 0-1 (0-0)
Stadio Comunale. Arbitro: M. Schärer.
Ma: 54° Rrudhani (rigore) 0-1.
Yverdon: Bernardoni; Marques (84° Sylla), Tijani (84° Diop), Kamenovic; Gnakpa (60° Tasar); Aké, Legowski (60a Caserma), Cespedes, Le Pogam (71a Ntelo); Rodrigues, Komano. Allenatore: A. Mangiarratti.
Lucerna: Loretz; Dorn, Jaquez, Freimann, Ciganiks; Spadanuda, Stankovic, Winkler, Rrudhani (77e Walker); Villiger (77e Grbic), Klidje (82e Ottiger). Allenatore: M. Frick.
Note: Yverdon senza Esteves, Grodem (infortunato), né Sauthier (squalificato). Lucerna senza Beka, Beloko, Chader, Karweina, Knezevic (tutti infortunati).
Avertissements: 21e Le Pogam. 36e Bernardoni. 49e Aké. 58e Ciganiks. 85e Cespedes.
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