Mathieu Bodmer, direttore sportivo di Le Havre, Francia, ha espresso la sua ammirazione per i sistemi di allenamento in Belgio e nei Paesi Bassi.
Durante la sua apparizione nello show RMC MercatoMathieu Bodmer, ex giocatore e attuale direttore sportivo del Le Havre, non ha esitato a lodare l’approccio di club come KRC Genk, Anderlecht, PSV Eindhoven e AZ Alkmaar.
Secondo Bodmer, la chiave del successo risiede in una metodologia chiara fin dalla tenera età: “A 12 o 13 anni esiste già una metodologia di lavoro: un allenatore di abilità motoria, altri sport paralleli… In Francia non siamo ancora a questo livello.”
Nonostante l’eccezionale pool di talenti in Francia, Bodmer si rammarica del ritardo nella strutturazione dei centri di formazione francesi… elogiando i centri belgi: “Se avessimo le stesse idee e lo stesso modo di lavorare dei belgi, vinceremmo tutti i Mondiali. Questa settimana ho ricevuto un direttore sportivo belga da un club che lavora piuttosto bene Stessa attrezzatura, non stessa qualità dei giocatori, all’inizio Sono obbligati ad avere buone idee di allenamento.
Una questione di mezzi
Mathieu Bodmer ha parlato anche dei vincoli finanziari. Ha spiegato che alcuni club spendono fino a 12 milioni di euro all’anno per il proprio centro di allenamento, una somma ancora irraggiungibile per club come Le Havre: “Noi, trovare cinque milioni, che sono già notevoli… Siamo ancora lontani”.
Per Bodmer l’ambizione non dovrebbe limitarsi alla prima squadra. Ammira i club che, come il PSV, hanno una visione globale e allenano regolarmente giocatori di alto livello: “Quello che mi piace sono i ragazzi che hanno un progetto globale per il club”, conclude.
Mathieu Bodmer
Belgium
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