Nel dettaglio, la holding Agache della famiglia del boss del gruppo di lusso LVMH detiene ora, tramite Agache Sport, il 52,4% del capitale del club.
La Red Bull, il gruppo austriaco proprietario dei club di Lipsia e Salisburgo, con il quale la famiglia Arnault ha collaborato in questo progetto, possiede il 10,6%.
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Il resto è diviso tra Alter Paris, la struttura di Pierre Ferracci (29,8%) e BRI Sports Holdings, che rappresenta Lycamobile (7,2%).
“È stato istituito un nuovo consiglio di amministrazione, che riflette la posizione di maggioranza della famiglia Arnault e la presenza della Red Bull”, indica il club, attuale leader della Ligue 2.
La famiglia Arnault ha annunciato il 17 ottobre di aver avviato “trattative esclusive per acquisire una quota di maggioranza del Paris FC”. Le prime discussioni sono iniziate lo scorso aprile.
Obiettivo formativo
Il budget del Paris FC, che ha curato il reclutamento in vista del passaggio all’élite maschile a fine stagione, si aggira già sui 30 milioni di euro.
Dopo 14 giornate, i parigini sono in testa alla Ligue 2, le prime due delle quali verranno promosse la prossima stagione in L1 e la terza si sfiderà negli spareggi per l’accesso all’élite.
Il club creato nel 1969 dispone anche di una sezione femminile già affermata ad alto livello. Dopo nove giornate, il Paris FC è 3° nella Premier League femminile, dietro alle intoccabili Lyonnaises e Parisiennes del PSG.
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Il quotidiano L’Equipe stimava il mese scorso che l’investimento della famiglia Arnault sarebbe stato “tra 100 e 200 milioni di euro su diversi anni” per un club valutato “circa cinquanta milioni di euro”, secondo una fonte vicina all’AFP.
Il progetto dettagliato il 20 novembre davanti alla stampa da Antoine Arnault, figlio di Bernard Arnault e futuro uomo forte del club, Pierre Ferracci prevede che quest’ultimo si ritirerà dalla capitale del club nel 2027.
Pierre Ferracci spera di convincere la BRI a seguirlo e a lasciare circa l’80% delle azioni alla famiglia Arnault.
Secondo la nuova proprietà, la strategia del PFC, che conterà tra i suoi dirigenti l’ex presidente del PSG Michel Denisot, punterà principalmente sulla formazione con l’obiettivo entro uno o due anni di perpetuare il club nella prima metà della Ligue. 1 tavolo e competere per i posti di qualificazione alle Coppe Europee.
“Non verremo per cambiare tutto, né per ribaltare la situazione”, ha insistito Antoine Arnault durante la conferenza stampa del 20 novembre presso il centro di formazione del PFC a Orly.
“Vogliamo fare le cose con gradualità, senza saltare passaggi, è molto importante, perché gli incantesimi non funzionano mai molto bene nel calcio”, ha aggiunto, riferendosi a un impegno “di almeno 10, 15 o 20 anni” ma smentendo ogni idea di entrando subito in competizione con il PSG.
L’ambizione, ha proseguito, è costruire “il miglior centro di allenamento della Francia” e integrare nella prima squadra “cinque, sei, sette, perché no otto giocatori” che arriveranno da lì.
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