“Assolutamente ridicolo”: quando la coppia Federer-Nadal diventa lo zimbello di Internet

Louis Vuitton ha presentato questa settimana, pochi giorni dopo l’ultima partita della carriera di Rafael Nadal, il secondo capitolo della sua campagna “Core Values”, di cui lo spagnolo e Roger Federer sono le muse. Problema: per una volta, le foto scattate dalla famosa fotografa americana Annie Leibovitz non sono accettate all’unanimità sul web.

Dopo aver riunito in particolare Pelé, Zidane e Maradona nel 2010 o, più recentemente, Cristiano Ronaldo e Lionel Messi (2022), sono Roger Federer e Rafael Nadal che la casa di lusso Louis Vuitton ha scelto come muse sportive per l’ultimo capitolo della sua iconica Campagna “Valori fondamentali”.

È stato su una vetta delle Dolomiti, il Monte Lagazuoi (2835 m), che le due leggende del tennis hanno posato davanti all’obiettivo della famosa fotografa americana Annie Leibovitz. Se alcuni utenti di Internet sono felici di vedere di nuovo riuniti i due migliori nemici, altri, invece, sono più critici nei confronti di questa campagna pubblicitaria.

“Questa è la foto con più Photoshop della storia”, “Sembra una foto generata dall’intelligenza artificiale”, “Mia nonna potrebbe fare un lavoro migliore con Photoshop di chiunque abbia fatto questo”, “Au All’inizio pensavo che fosse successo qualcosa di tragico e che era un omaggio… generato da un’intelligenza artificiale”, “Questa foto costa troppo poco per questi due GOAT”, si rammaricano alcuni internauti su Instagram.

Per altri, più che la “qualità” della foto, è la messa in scena ad essere cruda: “Un contraffatto Vuitton è meglio di questo contraffatto alpinistico”, “A 3.000 m di altitudine in maniche corte, seduto nella neve quando non c’è sole. Ma ovviamente… e con una borsa Louis Vuitton. Davvero molto credibili…”, “Sembrano così esausti per la folle salita che hanno appena fatto… E poi averla fatta con così poca attrezzatura e indossando solo una maglietta… impressionante”, “Sono in cima di una montagna innevata senza giacca? Lol”, “Assolutamente ridicolo”.