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nuovo format, nuovi volti tra i Les Bleues… Quello che c’è da sapere sulla competizione

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Dopo la delusione dell’argento alle Olimpiadi, i Blues devono già concentrarsi sul nuovo obiettivo: l’Euro. Il concorso si aprirà giovedì 28 novembre ed è co-organizzato da Svizzera, Ungheria e Austria. La squadra francese, che ha vinto l’Europeo una sola volta nel 2018, nelle ultime quattro edizioni è sempre riuscita ad arrivare in semifinale (3° posto nel 2016, 2° nel 2020, 4° nel 2022). Spera di detronizzare la Norvegia, con una nuova polena dopo il ritiro del suo emblematico allenatore Olivier Krumbholz. La competizione inizierà questo giovedì, con la partita contro la Polonia, a Basilea (Svizzera), alle 20:30.

Per gli azzurri un gruppo stabile per aprire un nuovo ciclo

Sta per iniziare una nuova era per la nazionale francese. Dopo la partenza di Olivier Krumbholz, che ha portato Les Bleues sul tetto del mondo (nel 2003, 2017 e 2023), in Europa (2018) e sull’Olimpo (2021), dal 2016 è il suo ex assistente, Sébastien Gardillou, che ha preso là in panchina. Il Périgourdin intende seguire le orme del suo mentore e ha convocato 15 dei 17 vicecampioni olimpici di Parigi 2024. Assenti solo Cléopâtre Darleux (scelta) e Méline Nocandy (infortunata). In un gruppo più numeroso rispetto alle Olimpiadi, con 20 giocatrici, tornano Pauline Coatanea e Deborah Lassource, mentre il portiere Floriane André e il terzino sinistro Clarisse Mairot, attuale capocannoniere della Champions League con il Brest, disputeranno la loro prima grande competizione con i Blues .

La Francia è nel girone con la Spagna, che ha battuto (32-24) alle Olimpiadi, la Polonia, che si è classificata 16esima ai Mondiali del 2023, e il Portogallo, per la cui prima partecipazione dal 2008. Dopo la prima partita contro la Polonia, gli azzurri affronteranno Spagna (sabato 30 novembre alle 18) e Portogallo (lunedì 2 dicembre alle 20,30).

La Norvegia, detentrice del titolo e favorita, senza Stine Oftedal

Dovrebbero essere, come ai Giochi Olimpici vinti battendo in finale la Francia, i principali rivali dei Bleues. I norvegesi, detentori del doppio titolo, dovranno però fare a meno di due delle loro stelle, Stine Oftedal e Nora Mork. Il primo, miglior giocatore del mondo nel 2019, l’ex Issy-Paris (2013-2017), tre volte campione del mondo, cinque volte campione europeo e campione olimpico, si è ritirato dopo aver vinto la medaglia d’oro olimpica a Parigi. La seconda, capocannoniere degli ultimi Europei, ha deciso di prendersi una pausa dalla carriera, per motivi fisici e mentali, e aspetta un lieto evento.

Ma con una rosa pletorica e la presenza tra i pali di Katrine Lunde, eletta miglior giocatrice delle Olimpiadi di Parigi a 44 anni (42% di parate in media), i norvegesi hanno ancora gli argomenti per puntare a un nuovo titolo. Dovremo contare anche su danesi e svedesi, semifinalisti ai Giochi.

Un Euro con 24 squadre, una prima

Nella speranza di sviluppare la pallamano su scala più ampia e di stabilire equità con il torneo maschile, gli Europei femminili si disputeranno per la prima volta con 24 squadre, rispetto alle 16 precedenti. Turchia e Isole Faroe faranno così il loro debutto nella competizione. Queste 24 squadre sono divise in sei gironi per il turno preliminare. Le prime due classificate di ogni girone si qualificheranno al girone principale, composto da due gironi da sei squadre, che manterranno i punti acquisiti durante il turno preliminare. Giocheranno quattro partite, senza incontrare l’altra nazione dello stesso girone. Al termine di queste quattro partite, le migliori due di ogni girone avanzeranno alle semifinali, giocate a Vienna (Austria).

Le prime tre squadre degli Europei si qualificheranno ai Mondiali del 2025 La Francia, campione del mondo in carica, ha già convalidato il suo biglietto.

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