Ricordate il trasferimento di Steven Defour all’Anderlecht, che fece molto discutere? Su questo argomento è intervenuto recentemente l’ex Red Devil.
Ex giocatore e capitano dello Standard de Liège, Steven Defour ha deciso di tornare in Belgio dopo un periodo al Porto unendosi al grande rivale, l’Anderlecht. Una scelta che all’epoca non fu affatto accettata dai sostenitori di Rouches. Questa decisione ha suscitato molte reazioni, in particolare con lo slogan “Rosso o morto” brandito dai tifosi dello Standard durante un Classico.
Ormai in pensione da diversi anni, il nativo di Mechelen ha discusso questo argomento nello spettacolo Calcio di tutti i tempi D’Unibet. “Il PSV era molto interessato. Avevo un accordo con il PSV ma era… Il Porto non voleva parlare di trasferimento”, contestualizza il giocatore.
“E così ero lì, poi era metà agosto, poi l’Anderlecht, sono arrivati e ho detto di no. Non avevo niente contro l’Anderlecht ma ero capitano dello Standard. Sapevo che sarebbe stata una scelta molto difficile da accettare per entrambi gruppi di tifosi”, sottolinea l’ex allenatore del Mechelen.
Ho chiamato anche il centralino
“Ma poi ho provato a mettere pressione al PSV. Ma avevano limiti di budget. Poi il Porto è stato difficile. Ho chiamato anche lo Standard e Duchâtelet non voleva. Era chiaro fin dall’inizio”.
L’Anderlecht sembrava essere la squadra con l’offerta migliore sul tavolo: “E poi l’Anderlecht, a un certo punto, ha fatto gli sforzi necessari per farmi stare bene firmando. Ma forse ho sottovalutato l’impatto della Trasferimento. Pensavo che se avessi giocato bene, avrei passato. Ok, i tifosi dello Standard si sarebbero arrabbiati, ma dal punto di vista dell’Anderlecht, ho pensato che fosse meglio passaggio.”
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