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David Savard in esilio: il veterano prepara il suo addio

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Ieri sera contro lo Utah, David Savard ha giocato una partita in cui, nonostante la sua presenza, una cosa è apparsa chiara: la successione difensiva del canadese può farcela senza di lui.

Nel terzo periodo, dopo aver ricevuto due rigori consecutivi, Savard è rimasto a lungo in panchina, lasciando a gestire da soli i giovani della brigata difensiva.

E indovina un po’? Hanno resistito.

Senza Michael Matheson in formazione, la difesa dei Canadiens avrebbe potuto crollare.

Tuttavia, Lane Hutson, Kaiden Guhle, Arber Xhekaj, Justin Barron e Jayden Struble hanno dimostrato di essere pronti ad assumersi maggiori responsabilità.

Nonostante un totale esiguo di 13 tiri in rete per la squadra, questi giovani difensori hanno mostrato una resistenza impressionante e hanno limitato i danni.

Il loro gioco, a volte disordinato ma pieno di energia, ci ha ricordato che il futuro della linea blu di Montreal potrebbe benissimo essere giocato senza veterani.

Lo stesso David Savard non ha ignorato gli sforzi dei suoi compagni di squadra più giovani dopo la partita.

“Questi ragazzi vogliono imparare, vogliono contribuire. È bello da vedere”ha menzionato.

Un’affermazione che potrebbe passare come un incoraggiamento, ma che, nel contesto, suona anche come un implicito riconoscimento che il suo ruolo potrebbe diventare secondario.

A 33 anni e con un contratto in scadenza a fine stagione, Savard incarna perfettamente la transizione in cui è immerso il canadese.

Una squadra in erba, alla ricerca di un solido veterano per i playoff, potrebbe benissimo offrire al canadese l’occasione ideale per capitalizzare la sua esperienza.

Perché siamo onesti: Montreal deve pensare al futuro, e quel futuro appartiene a giocatori come Hutson, Guhle e Xhekaj.

Ieri sera, anche senza Matheson e con Savard limitato nel terzo, questi giovani difensori hanno dimostrato di essere pronti ad affrontare maggiori responsabilità.

E affinché continuino a crescere, il team deve dare loro lo spazio per prosperare.

“Il mio ruolo qui è sempre stato quello di guidare questi giovani, mostrare loro come diventare professionisti”ha aggiunto Savard dopo l’incontro.

Ma il suo ruolo potrebbe presto finire. Se Kent Hughes vuole davvero dare ai suoi giovani tutte le possibilità, la cosa migliore da fare sarebbe monetizzare Savard prima della scadenza del contratto.

David Savard è un giocatore rispettato e un modello di professionalità. Ma a Montreal, i giorni in cui il CH si affidava ai veterani per mantenere la sua linea blu sembrano essere finiti.

La prestazione della brigata difensiva ieri sera ne è la prova.

Il futuro del canadese appartiene ai suoi giovani e per loro forse è arrivato il momento di voltare pagina sull’era di David Savard.

Continua…

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