Calcio Algeria – Circa un anno prima dell’inizio della Coppa d’Africa (CAN), il Marocco ha fatto una promessa alla CAF.
Rimangono incertezze sulla capacità del Marocco di consegnare gli stadi entro le scadenze fissate dalla Confederazione di calcio africano (CAF) per la Coppa d’Africa (CAN) 2025. Sebbene i funzionari marocchini abbiano rilasciato dichiarazioni rassicuranti, la realtà sul campo sembra meno ovvia.
Fouzi Lekjaa, presidente della Federcalcio marocchina, e i suoi colleghi hanno insistito sul fatto che i lavori procedono secondo il programma. Secondo loro, l’infrastruttura sarebbe pronta ben prima della scadenza, offrendo sei stadi modernizzati, 24 campi di allenamento e infrastrutture alberghiere di alto livello. Queste affermazioni sono accompagnate da promesse ambiziose, che descrivono questa edizione della CAN come “la più riuscita della storia”. Tuttavia, questi annunci lasciano scettici molti osservatori, che credono che si tratti più di dichiarazioni di facciata.
In effetti, le ispezioni regolari nei cantieri rivelano un ritmo di lavoro intensificato, ma alcuni rapporti suggeriscono che il lavoro fondamentale, in particolare sui campi e sulle tribune, non è stato ancora completato. Questi ritardi, sebbene minimizzati dai funzionari marocchini, sollevano dubbi sulla capacità del Paese di fornire le infrastrutture in tempo. Inoltre, il passato di Lekjaa e del suo team, spesso accusato di “chiacchiere” o di comunicazione esagerata, invita alla cautela.
Il Marocco, che punta su questo lavoro anche per preparare i Mondiali del 2030, sta giocando alla grande rispettando queste scadenze. Tuttavia, fino a quando gli stadi non saranno ufficialmente consegnati e convalidati dalla CAF, resta prudente adottare un approccio “aspetta e vedi”. Le ambizioni sono alte, ma solo un risultato tempestivo dimostrerà che queste dichiarazioni non sono solo parole vuote.
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