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IN FOTO – Un laboratorio di “autodifesa” a Montbazin per aiutare le donne a reagire in caso di attacco

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C’erano seminari di autodifesa offerto gratuitamente questo fine settimana nella zona di Sètenell’ambito della giornata contro la violenza sulle donne. L’obiettivo: imparare a difendersi in caso di attacco, saper reagire bene per non restare intrappolati.
Dodici donne hanno partecipato questa domenica a Montbazin a questo corso di due ore.

Sui tappetini del dojo, i partecipanti lavorano sulla schivata, sul movimento e sulla posizione di “guardia” del corpo. “Se ti sposti di due metri appena vieni toccato, è perché non sei posizionato abbastanza bene!”spiega Charles Lafon, ex istruttore dell’esercito per 18 anni, che dirige il laboratorio. Lo fa anche lui lavorare sulle tecniche di difesa del terreno : “Devi usare i piedi per respingere l’aggressore e trovare il momento giusto per alzarti.”

Sempre più richieste

Il gruppo finalmente esegue le mosse. Calci, pugni, ginocchiate. “Per sapersi difendere bisogna saper combattereassicura Charles Lafon. Devi sferrare un colpo che faccia male, quello che fa più male è nei genitali.” I colpi non colpiscono gratuitamente, ma immobilizzare il suo aggressore mentre fugge. Perché questo resta l’obiettivo. “La fuga è la migliore tecnica di combattimento!”

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Charles Lafon vede sempre più donne richiedere queste tecniche. Ci sono tutte le generazioni nella stanza. Mireille non conosceva l’autodifesa ma “sapere fare le prime mosse quando si esce la sera è rassicurante, di storie ne sentiamo tante”.
Cindy è alla ricerca da diversi anni delle azioni giuste in caso di attacco. “I parenti sono stati vittime e ho capito che non succede solo agli altridice la giovane donna. Quindi è un modo per proteggermi”.

“Come gesti di primo soccorso”

Cindy, come tutte le donne presenti al workshop, spera di non utilizzare mai tutte queste tecniche. Ma l’obiettivo è anche quello di acquisire fiducia in se stessi. “È come un gesto di primo soccorsonota Cindy. Se c’è azione sappiamo di poter agire”.

Gesti utili ma che necessitano ancora di essere ripetuti. Molti partecipanti affermano di aver bisogno di diversi workshop di questo tipo distribuito nel tempo per padroneggiare davvero tutto. Il club di judo Montbazin offre anche lezioni di difesa personale ogni settimana.

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Il gruppo al completo con il sindaco di Montbazin Josian Ribes (a sinistra) e l’istruttore Charles Lafon.
Numerosi esercizi in piccoli gruppi consentono di simulare le condizioni di un attacco. ©Radio Francia
Tommaso Pinaroli
I cuscini protettivi ti consentono di sferrare i colpi più forti possibili, proprio come in una situazione reale. ©Radio Francia
Tommaso Pinaroli

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