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OL sotto la supervisione della UEFA per le sue finanze

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John Textor, Laurent Prud'homme e Michael Gerlinger durante OL – Valenciennes (Foto di Romain Biard / Isports / DPPI via AFP)

Già monitorata e sanzionata dalla DNCG, l'OL è nel mirino anche della UEFA. L'organismo europeo non è rassicurato dalla situazione finanziaria del club.

Chiaramente, le informazioni sulle finanze dell'Olympique Lyonnais interessano a molte persone. Venerdì 15 dicembre, la DNCG ha punito il club del Rodano con un divieto di reclutamento, un controllo delle buste paga e una retrocessione a titolo precauzionale. Oltre all’organismo francese, anche la sua controparte europea, l’ICFC, ha nel mirino OL.

La squadra precisa che l'organismo di controllo finanziario della UEFA ha aperto una procedura di monitoraggio riguardante la formazione di John Tessitore. I membri dell'ICFC sono venuti a Lione questa settimana, assistendo anche alla partita di Champions League di Fenottes mercoledì contro l'AS Roma (4-1). Laurent Prud'hommedirettore generale, ha commentato ai media la situazione dei sette volte campioni di Francia. “Collaboriamo con i servizi UEFA nell'ambito di una procedura di audit“, ha spiegato il direttore.

Per l'OL il cambio di proprietà potrebbe aver spinto la UEFA ad avviare questa procedura. Aggiunge che l'obiettivo sarà quello di ridurre la massa salariale per l'anno finanziario 2025-2026, come è già stato annunciato. Un esame dei conti iniziato prima dell'episodio DNCG e programmato già quest'estate. Sembra che l'organismo europeo sia interessato da tempo alla situazione del club, cosa che spesso accade quando una squadra che ha cambiato proprietà torna in Europa. Sarà molto attenta alle garanzie fornite da Textor e dai suoi team.

In passato, altri giocatori della Ligue 1, tra cui PSG, Marsiglia e Monaco, hanno già sperimentato una sorveglianza simile. È possibile che l'Olympique Lyonnais venga sanzionato, anche se è ancora troppo presto per trarre una conclusione del genere. La gamma delle misure va dall'”avvertimento” al “ammonimento”, passando per la “multa” o addirittura la “ritirazione dei punti”. La UEFA può anche limitare il numero di giocatori iscritti nelle liste delle coppe europee, recuperare le entrate legate alle sue competizioni ed escludere le squadre giudicate colpevoli dai tornei europei.

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