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Tra i Diavoli, l’enigma Killian Sardella: “Perché lo mandano?” – Tutto il calcio

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Fatto abbastanza sorprendente dopo la partita contro Israele: Killian Sardella si è presentato all’intervista nonostante avesse giocato solo… un minuto.

Negli ultimissimi secondi della partita contro Israele nella Nations League, Killian Sardella ha avuto l’opportunità di scendere in campo per la prima volta con la maglia dei Red Devils. Entrato in gioco al posto di Ameen Al-Dakhil, è stato uno, insieme a Matte Smets e Norman Bassette, dei nuovi arrivati ​​ad onorare la loro prima selezione durante questa partita.

Dopo l’incontro Sardella ha parlato davanti alle telecamere. “Penso che i tifosi restino con noi”, ha detto il giovane difensore durante un’intervista flash, visibilmente commosso da questo momento speciale.

Una situazione che, però, ha scatenato reazioni contrastanti da parte di Kevin Mirallas. L’ex nazionale belga ha espresso le sue riserve sulle colonne di La Capitale : “È positivo che abbia mostrato un atteggiamento positivo per celebrare il suo grande debutto, ma trovo strano che a uno che ha giocato solo un minuto sia stato chiesto di rilasciare un’intervista. Ha avuto il coraggio di parlare, ma non sembrava necessario per me.”

Mirallas ha espresso anche le sue sensazioni sul rapporto tra la Nazionale e i suoi tifosi. “I tifosi sono stufi di certi atteggiamenti, ma continuano a tifare perché sanno che stanno arrivando tanti giovani e che ci vuole tempo. Ma questo sostegno va guadagnato”.

L’ex attaccante ha concluso puntando il dito contro Domenico Tedesco, attuale allenatore, che ritiene disconnesso dalla realtà. “Dopo l’affare Courtois, ha dato l’impressione di essere severo, ma ci siamo subito resi conto che era sopraffatto. Alcuni giocatori danno solo il 50% del loro potenziale, e c’è necessariamente una ragione per questo”.

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