Ginnastica artistica femminile e maschile, ginnastica ritmica, trampolino, aerobica, tumbling, ginnastica acrobatica, teamgym e parkour… Con nove discipline, dalle più antiche alle più contemporanee, 340.000 iscritti, un budget di circa venti milioni di euro e una struttura elegante e Con una spaziosa sede nel cuore di Parigi, la Federazione francese di ginnastica (FFGym) è, sulla carta, una PMI molto attraente.
Ma quando arriverà il momento di rinnovare la governance, il 22 e 23 novembre, i club e i comitati dipartimentali – invitati per la prima volta a votare dal vivo, ai sensi della legge per la democratizzazione dello sport del 2022 – si trovano di fronte a un organismo diviso tra l’attaccamento alle discipline tradizionali e l’esigenza imperativa di espandersi.
Dopo i tre successivi mandati presidenziali – il massimo autorizzato – di James Blateau, la più antica delle federazioni sportive nazionali, fondata nel 1873, appare come un somaro in termini di risultati sportivi e ha recentemente attirato la pubblicità più negativa.
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L’era Blateau (2013-2024) ha comportato una totale assenza di medaglie durante le ultime tre campagne olimpiche. Il 4e posto di Samir Aït Saïd sugli anelli e il 6e I posti del trampolino Pierre Gouzou e dell’ensemble di ginnastica ritmica ai Giochi di Parigi 2024 non ci fanno dimenticare l’incapacità della squadra di ginnastica artistica maschile (GAM) di qualificarsi. E la medaglia di bronzo a squadre del mondo delle ginnaste artistiche femminili (GAF) nel 2023 non cancella il fiasco olimpico di Parigi: undicesimo posto su dodici squadre iscritte.
“Transizione” o “rinnovamento”
A livello nazionale, le approssimazioni del signor Blateau, 68 anni, e del referente etico nazionale e direttore esecutivo della FFGym, David Vallée, di fronte alla commissione parlamentare d’inchiesta relativa ai fallimenti operativi delle federazioni sportive, hanno fatto guadagnare alla federazione di severa ristrutturazione da parte del Ministero dello Sport.
Due visioni opposte danno una nuova direzione alla governance federale. Da un lato, il «transizione» promesso da Dominique Mérieux, 63 anni, segretario generale della FFGym dal 2013. D’altra parte, il “rinnovo” interpretato da Raphaël Lecerf, 46 anni, presidente del comitato regionale di ginnastica della Normandia dal 2017.
Ex direttore dell’asilo nido nella rete educativa prioritaria », sottolinea Dominique Mérieux “padronanza del funzionamento federale” e il suo «impianto». Evolutosi a diversi livelli della venerabile istituzione per più di trent’anni, questo ex ginnasta, poi giudice e allenatore, non manca né di esperienza né di reti. Presidente di un club di 800 soci a Lione, ha amministrato il centro nazionale di allenamento GAM di Lione dove ha visto crescere notevolmente Yann Cucherat – quattro partecipazioni alle Olimpiadi e due podi mondiali –, oggi direttore generale dell’alta prestazione dell’Agenzia Nazionale dello Sport.
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