A dir poco, le cose stanno andando bene per la coppia composta da Paul Skenes e dalla ginnasta della LSU Olivia Dunne. Forse non nella misura di Travis Kelce e Taylor Swift, ma ehi…
Dopo che Dunne ha aiutato la squadra femminile dei Tigers a vincere il campionato nazionale di ginnastica NCAA lo scorso aprile, Skenes ora ha una delle migliori campagne per un debuttante nella storia della MLB.
La scelta del primo turno del 2023, convocata nelle Major a maggio, ha registrato un record di undici vittorie contro sole tre sconfitte con un’ERA di 1,96 in 23 partite da titolare in questa stagione.
Skenes ha stabilito un record di franchigia dei Pittsburgh Pirates per un rookie con 170 strikeout, aiutandolo a vincere il premio Rookie of the Year della National League ieri sera (lunedì).
L’annuncio è stato dato in diretta, con il leggendario Cal Ripken Jr. che ha annunciato la notizia. Skenes, che era a casa con la fidanzata, ha poi reagito con un sorriso riservato che non lasciava intendere alcuna esaltazione, prima di rilasciare una breve dichiarazione.
È bello.
Un uomo di poche parole.
Per Dunne, invece, è stata una storia completamente diversa. Quest’ultima ha festeggiato in maniera un po’ più esuberante, il suo entusiasmo ha illuminato il momento e colmato la mancanza di energia lasciata dal suo fidanzato.
Per tornare a Skenes, la sua reazione discreta ha lasciato perplessi più di uno. Era umiltà? O semplicemente il fatto che si aspettava il risultato ben prima dello spoglio dei voti?
Alcuni sostengono che la reazione pacata dell’artigliere potrebbe riflettere la sua attenzione al futuro. A soli 22 anni, ha già dimostrato di poter dominare sul monte e potrebbe puntare a risultati più grandi: un anello delle World Series e qualche trofeo Cy Young.
Ma ciò non significa che il suo premio Rookie of the Year sia stato meno speciale, anche se il suo comportamento non lo rifletteva del tutto.
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