Zeus, il cavallo della cerimonia olimpica (D+100)

Attraverso Parigi come in un sogno. C’è una barca da ricognizione davanti e un’altra dietro. La mia cavalcatrice, Morgane, ha scarsa visibilità a causa della sua armatura, ma un auricolare la collega a Madeg, che la dirige. Mi dirige con le redini in Kevlar. Al mio passaggio la folla applaude, il rumore cresce. Questo momento segna i minuti più belli della mia breve vita e dell’eternità per chi mi ha concepito. Due giorni dopo tornai a Nantes. Pensavo che avrei vissuto tranquillamente lì, ma a Parigi era una follia, tutti mi volevano. Quindi riparto, Place de l’Hôtel-de-Ville, dove in poche ore sono stati venduti 45.000 biglietti per vedermi. Oggi mi sono seduto nel cortile reale del Palazzo di Versailles con vista sulla statua equestre di Luigi XIV e sulle scuderie reali. Che destino per un cavallo di ferro che galoppava sulla Senna in una sera piovosa. »