I Lions dello ZSC avranno provato di tutto, nella tana dei Lions dell’LHC, non hanno potuto fare nulla. Il Losanna batte il suo rivale 2-0 e passa momentaneamente in testa alla classifica.
C’era un po’ di nostalgia nell’aria questo giovedì sera alla Vaudoise Aréna. Losanna ha accolto lo Zurigo per la prima volta dalla finale. “Si sta svolgendo un certo derby” tra le due squadre, ritiene il portiere del Losanna Kevin Pasche. L’atmosfera sugli spalti infatti era calda quasi come in un derby del Lago di Ginevra.
Ma sul ghiaccio le emozioni della scorsa stagione appartengono al passato. Guardando la composizione delle squadre, gli zurighesi sembravano addirittura avere la memoria molto corta poiché hanno deciso di lasciare riposare il loro portiere numero 1. Una risposta alla pessima prestazione del Losanna martedì in Champions Hockey League (sconfitta per 0-5 contro il GSHC)?
I Leoni Vodesi hanno comunque mostrato un volto completamente diverso. Al fischio d’inizio sono stati subito i più aggressivi e pericolosi sotto porta.
Il Losanna ha effettivamente preso il comando a metà del primo terzo. In gabbia, il portiere dello Zurigo non ha potuto nulla contro il potente tiro di David Sklenicka. Il disco è finito nell’angolo in alto. C’entra anche Damien Riat, che ha bloccato la visuale a Robin Zumbühl (10°).
Qualche istante dopo, Fabian Heldner si è ritrovato stretto tra Zumbühl e Santtu Kinnunen. Michael Hügli ha approfittato della mischia per spingere il disco in profondità (12°).
Michael Hügli è stato il più intelligente in questa azione. ©KEYSTONE/Jean-Christophe Bott
Il pubblico si emoziona
I restanti 48 minuti sono stati intensi. Innanzitutto da parte del Losanna che ha fatto un’ottima partenza nel secondo terzo. Per dieci minuti buoni abbiamo contato sulle dita di una mano quante volte lo Zurigo è entrato nella sua zona offensiva. Il Losanna ha messo pressione e ha provato delle ottime combinazioni, purtroppo senza riuscire ad aumentare il punteggio.
E all’improvviso i Lions di Zurigo si sono svegliati e sono stati loro a dominare. Denis Malgin ha dato del filo da torcere a Kevin Pasche. Ma il portiere del Losanna non si è lasciato impressionare e ha effettuato alcune belle parate che sono state celebrate come gol in tribuna.
Duello da veri Leoni tra Malgin e Pasche. Questa volta è il losannese a vincere. ©KEYSTONE/Jean-Christophe Bott
Lo Zurigo avrà provato fino alla fine, anche in 6 contro 4, a segnare almeno un gol. Senza successo. L’LHC ha così vinto 2-0 e si è portato momentaneamente in testa alla classifica.
Una spinta alla fiducia
Considerando come è andata la partita, il punteggio avrebbe potuto essere molto più pesante, da una parte o dall’altra. Ma una cosa è certa: tra la partita di Champions League di martedì e questa è passato giorno e notte.
Per Kevin Pasche, questo tipo di situazione è principalmente un lavoro mentale. Il giovane portiere voleva dare una reazione, e così è stato. Come ha vissuto questa partita, soprattutto con l’intensità che è aumentata ulteriormente nei minuti finali?
Era la partita di riferimento di cui Kevin Pasche aveva bisogno per iniziare bene dopo la sosta per le Nazionali. “Stasera è stato perfetto, soprattutto contro lo Zurigo”, dice il portiere. Poi però bisogna trovare la coerenza e nelle ultime settimane ho scoperto di non essere abbastanza coerente”.
Contro gli ZSC Lions, Kevin Pasche ha dovuto alternare il non avere molto da fare al vedere la sua gabbia attaccata. “Sono stati alti e bassi”, commenta. Come gestisci questo tipo di match?
Losanna prende le redini
Con questa vittoria l’LHC occupa temporaneamente il primo posto nella classifica della National League. Théo Rochette, cresciuto nel club, immaginava di ritrovarsi in questa situazione quando giocava con le juniores?
Non si tratta quindi di riposare sugli allori per le prossime partite. “È bello essere primi, ma ora dobbiamo restare così perché se perdiamo le prossime 7 partite, non saremo molto più avanti”, aggiunge Théo Rochette.
Il Losanna, con i suoi 40 punti, è solo un passo avanti allo Zurigo, che ha giocato due partite in meno. Il Davos è 3° con 38 punti. E gli uomini di Geoff Ward hanno un programma fitto di impegni nelle prossime settimane. Quindi nello spogliatoio ci sono dei sorrisi, ma dobbiamo cercare di restare concentrati.
Questo venerdì i Lions si recheranno a Zugo. Per Geoff Ward la difficoltà ora sta nel gestire la vittoria. “Stasera abbiamo mostrato un’ottima risposta rispetto a martedì. Ora dobbiamo vedere come riusciremo a ottenere una grande vittoria a Zugo. Se saremo soddisfatti di questa vittoria, domani non avremo lo stesso successo. Dobbiamo quindi imparare a gestire i momenti belli e quelli brutti per sapere cosa dobbiamo fare quando arriva il momento della partita”, spiega l’allenatore.
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