In questa intervista esclusiva concessa ai media africani Africa dei piedi, l’ex leggenda degli AS FAR e degli Atlas Lions ha parlato, il giorno dopo la vittoria contro il Gabon (5-1), dell’attuale livello della selezione marocchina sotto l’era Walid Regragui, della sfortuna del Marocco nella Coppa d’Africa, il lavoro della FRMF, la presenza di Hakim Ziyech e molti altri punti.
Timoumi ha innanzitutto sottolineato i progressi del calcio marocchino grazie agli investimenti nella formazione e all’apertura di numerose accademie: “È chiaro che il calcio marocchino ha progredito in modo spettacolare a tutti i livelli negli ultimi anni… Soprattutto, bisogna riconoscere che la FRMF ha investito in formazione, sfruttando la volontà politica di promuovere e sviluppare il re dello sport.
Prima di aggiungere: “È stata creata una grande infrastruttura, che ha permesso di lanciare diverse accademie, in particolare quella del re Mohammed VI, che ha contribuito all’emergere di molte stelle dell’attuale nazionale, come Youssef En-Nesyri , Azzedine Ounahi o anche Nayef Aguerd. Questa generazione d’oro è stata rafforzata da diversi gioielli binazionali, che si distinguono per la loro dedizione e il loro alto livello tecnico.
Ripensando alla sua esperienza, uno dei principali artefici dell’epopea degli Atlas Lions durante i Mondiali del 1986 spiega che “giocare in una Coppa d’Africa non è un compito facile. Ci vuole una mente d’acciaio per vincerla. Diversi fattori esterni, infatti, possono disturbare la concentrazione dei giocatori, come l’umidità, il caldo, le condizioni dei campi, l’arbitraggio o anche le condizioni dell’alloggio.
Timoumi ha anche paragonato le prestazioni del Marocco ai Mondiali e alla CAN: “La nostra nazionale ha spesso brillato durante la sua partecipazione ai Mondiali. D’altro canto, nella CAN abbiamo mancato i nostri obiettivi in numerose occasioni.
Riferendosi alla ricchezza della rosa attuale, l’ex giocatore dell’AS FAR ha sottolineato che “la selezione marocchina può contare da 30 a 40 giocatori di livello quasi equivalente. Uno dei punti di forza dell’attuale squadra è questo inesauribile bacino di talenti, sia in Marocco che in Europa. La presenza di Hakim Ziyech è un plus ma la sua assenza non creerà problemi tecnico-tattici.
Riguardo alla sfortuna del Marocco nelle competizioni africane, Mohamed Timoumi ha dichiarato che “dalla nostra incoronazione nel 1976, non siamo riusciti a vincere la CAN per vari motivi. A volte è stata sfortuna, altre volte sono stati errori individuali, soprattutto dei nostri portieri.
Nonostante ciò, l’ex Leone dell’Atlante è ottimista: “Oggi penso che la nazionale sia ben attrezzata per vincere il titolo durante la prossima CAN, che si svolgerà in Marocco, ‘per quanto beneficerà del sostegno della dodicesimo uomo’.
Infine, per quanto riguarda le possibilità di Achraf Hakimi di vincere il Pallone d’Oro africano, Timoumi rimane ottimista: “Perché no? È stato costante durante tutto l’anno, offrendo prestazioni mozzafiato, sia con la nazionale che con il Paris Saint-Germain.
Par Chadi Ben Hassan
18/11/2024 alle 14:28
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