Quasi fermi per mancanza di vento, i leader si sono visti correre verso di loro gli inseguitori, che hanno ribaltato la classifica dopo aver superato le Isole Canarie.
France Télévisions – Redazione sportiva
Pubblicato il 15/11/2024 09:05
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“Potrò stare a piedi nudi e in costume da bagno fino all’equatore”scherza Boris Herrmann (Malizia-Seaexplorer). Lo skipper tedesco, risalito al terzo posto nella Vendée Globe alle 7 di venerdì 15 novembre, ha sofferto, come i suoi concorrenti in testa alla regata, venti molto leggeri. Condizioni meteorologiche che hanno permesso alla flotta di restringersi nelle ultime 24 ore.
Yoann Richomme (Paprec-Arkéa) e Charlie Dalin (Macif), che giovedì erano in testa, sono stati i primi a essere fermati dal vento leggero e hanno visto altri skipper correre verso di loro. Vengono retrocessi rispettivamente al quinto e al sesto posto. Sam Goodchild (Vulnerable), rimasto nel gruppo di testa, ha colto l’occasione per prendere il comando, davanti a Nicolas Lunven (Holcim-PRB), sulla buona strada da quando ha raggiunto il record di velocità mercoledì. I due skipper hanno scelto una traiettoria un po’ più a est di quella dei loro concorrenti per superare le Canarie.
Queste condizioni meteorologiche calme hanno almeno il merito di permettere ai velisti di recuperare un po’ di sonno e di approfittare delle temperature. Ma devono restare in guardia a causa della burrasca tempestosa. A volte il vento aumenta improvvisamente, con cambi di direzione, che durano alcuni minuti. “Abbiamo ancora un’instabilità del vento che è incredibile, raramente ho navigato con un vento così instabile in forza e direzione.” commenta Paul Meilhat (Biotherm). La flotta si sta ora dirigendo verso Capo Verde.
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