Nel mirino della giustizia è finita la società per azioni semplificata unipersonale dell’ex attaccante del Bastia, domiciliato a Furiani. Nonostante la società sia stata posta in liquidazione coatta amministrativa nel 2020, il conto corrente associato è rimasto debitore di 550.000 euro, il che costituiva, secondo l’accusa, un abuso del patrimonio aziendale.
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