Si può sempre discutere del rimbalzo poco prima, di uno stop riflesso che limita il gesto tecnico: i fatti sono ostinati e il Imp, su questa apertura di punteggio, ha una responsabilità, totale sul quinto gol, aneddotica certo, per una presa della palla non assicurata. Nell’Anderlecht (3-0), Epolo è stato colto in fallo, già in fase di set, e ancora una volta da lontano. Contro il St-Truiden (2-1), è stato salvato dal VAR dopo aver valutato male la situazione e una palla che poteva prendere in mano.
gabbianoÈ in una posizione in cui devi commettere errori per imparare.
Ma voleva guadagnare tempo e per poco non costò due punti alla sua squadra. In questo inizio di stagione l’Epolo, con sei clean sheet in otto partite e tre gol subiti, era il simbolo di una difesa solida, o almeno di una squadra che concedeva poche occasioni e quindi pochi gol. Le sue parate decisive hanno permesso al Les Rouches di darsi un po’ di respiro.
Ma sono sette partite, in tutte le competizioni, che il portiere non tiene più lo zero. Non è l’unico colpevole, ovviamente, ma le critiche gli vengono attribuite più velocemente poiché è l’ultimo baluardo e tutti dimenticano che ha salvato Maison Rouche agli ottavi di Coppa del Belgio parando un rigore contro la Lyra-Lierse ( 3-2) e che ha saputo essere decisivo, contro Sylla, nella vittoria contro lo Charleroi, con un passaggio decisivo (2-1).
L’ombra di Bodart
Ivan Leko, e alcuni compagni di squadra, domenica si sono uniti per ricordarci che “Matthieu è un portiere giovane, in una posizione in cui devi sbagliare per imparare”. (Leko) e “che è stato lui il motivo di certe vittorie” (Fossey). Il principio del “vinciamo insieme, perdiamo insieme”, insomma. Ma a causa del suo comportamento a volte troppo sicuro di sé, o perché si ferma davanti alla telecamera, l’incoerenza di Epolo viene sottolineata più rapidamente. Lo staff dello Standard, fin dall’inizio della stagione, ha cercato di cancellare questo lato troppo spettacolare, per ricordare al giovane portiere di essere un po’ più misurato negli interventi, o più deciso.
Nell’ombra c’è anche Arnaud Bodart. Non c’è disputa tra il maggiore e il minore, ma secondo l’opinione popolare i tifosi non capiscono perché l’ex capitano non sia, almeno, in panchina. È una scelta, presupposta, del club. Cambierà nelle prossime settimane? In questo momento non è l’idea, ma Epolo dovrà trovare un po’ più di coerenza.
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