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Tour autunnale 2024 – Rubrica di Xavier Garbajosa: “Wallace Sititi? È un macellaio”

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Xavier Garbajosa, il nostro consulente, ha commentato per BeIn Sport le due partite della Nuova Zelanda (contro Inghilterra e Irlanda). Analizza le prestazioni XXL dei Blacks…

In che modo questa squadra degli All Blacks è diventata di nuovo impressionante?

Per me questa squadra non è impressionante. Non nel senso che lo intendiamo con questo lato magico, ragazzi capaci di fare la differenza, di “scaricare”, di giocare in difesa, di giocare sgargianti. Oggi i Neri sono efficienti, non spettacolari. Per quanto l’Australia sia attualmente, la Nuova Zelanda è molto più rustica. Nelle ultime due partite li ho visti commettere errori insoliti. D’altro canto, in termini di impegno, hanno alzato il loro livello. Lo puoi vedere nei ruck, nelle controruck, in difesa… Sono molto più duri, più ruvidi. In queste ultime due partite contro Inghilterra e Irlanda non abbiamo apprezzato il gioco offerto. Ma poi, nella lotta, brucia. I neozelandesi hanno soffocato entrambe le squadre.

Come lo spieghi?

La personalità del nuovo allenatore Scott Robertson non è estranea a tutto ciò. Era un giocatore duro, rustico, solido. Sono convinto che abbia detto ai suoi giocatori: “Giocare a rugby fa bene all’immagine dei Blacks ma combattere è meglio”. Contro l'Irlanda sono comunque riusciti nell'impresa di costringere gli “irlandesi” a moltiplicare i propri errori. E hanno capitalizzato. Diciotto punti sul piede per una sola meta.

Sono diventati meno imprevedibili?

No, rimangono così. Basta guardare la meta di Jordan contro l'Irlanda… Poi, in queste ultime due partite, hanno iniziato la gara con Ratina in mischia un po' in difficoltà. I Blacks sono come tutte le squadre: appena perdono la velocità di sgancio nelle ruck, perdono il lead time necessario allo squilibrio. Il suo sostituto Roigard ha portato questa velocità ed è così che i Blacks hanno segnato questa magnifica meta su palla persa contro l'Irlanda. Fino all'ingresso di Roigard, avevano avuto difficoltà a raggiungere le corsie a causa della goffaggine e della qualità della difesa irlandese. Ad essere onesti, lo scorso fine settimana gli australiani hanno offerto un rugby molto più appariscente. Ma i Neri hanno maturato la loro capacità di lottare.

Non è forse la terza Sititi il ​​simbolo di questa osservazione?

E' un macellaio. È stato eccezionale contro l'Inghilterra. Ha vinto ogni scontro e ha dimostrato di essere anche un giocatore di palla. Contro l'Irlanda lo abbiamo visto un po' meno semplicemente perché contro gli inglesi aveva fissato un livello così alto che era difficile per lui fare meglio. Del resto si vede meno anche Ardie Savéa. Tranne quello. Adesso anche lui rottama. Risultato: in questa squadra ci sono meno fattori X ma un collettivo migliore, soprattutto sui fondamentali di questa partita.

Per battere questa squadra sarà fondamentale il concetto di potere? E in questo contesto la presenza di un giocatore come Meafou è una risorsa?

Meafou sarà prezioso ma non basterà. Il rugby resta uno sport di squadra e ogni giocatore deve dare la migliore versione di sé stesso. I neri non sono il Giappone. Tutti lo hanno capito. In combattimento sono “duri”. Davvero, insisto. Nelle due partite che ho commentato per BeIN Sports non ho visto regalare un solo pallone facile. Anche se in modo offensivo, non li ho visti offrire azioni ad alta quota. Al contrario. Prima di approfondirli mi sono interrogato su questa squadra.

Ti hanno impressionato nelle zone di mischia e di fascia laterale?

Sì e no… I Blacks hanno perso Codie Taylor contro l'Inghilterra molto rapidamente nella partita. Il suo sostituto Aumua, un giocatore di superrugby molto denso e molto rustico, aveva difficoltà con i lanci. E anche la mischia è stata frenetica, almeno fino all'intervallo. E nonostante questi problemi e tutti gli errori che non siamo abituati a vedere da loro, hanno vinto le loro due partite grazie, secondo me, al livello dimostrato nella lotta. Onestamente non sono divertenti.

Come batterli allora?

Come al solito, dovremo vincere la battaglia. Sul fronte energetico dovranno essere ridotti a zero, se possibile.

Una vittoria dei Blues permetterebbe di lanciare finalmente il secondo mandato di Fabien Galthié?

Un mandato si costruisce passo dopo passo. Battere la Nuova Zelanda sabato sarà un passo in più, non una garanzia di vincere la Coppa del Mondo nel 2027. Al di là dell'aspetto mitico e simbolico, è l'occasione per lanciare bene il prossimo Torneo 6 Nazioni, andare avanti un po' più avanti nella costruzione di un nuovo gruppo, di un nuovo progetto. Battere i Blacks, ai miei tempi, non capitava tutti i giorni. Se i Blues riusciranno a farcela, faranno un grande passo avanti.

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