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scuole di ingegneria, una strada maestra per le regate oceaniche

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Il marinaio Caroline Boule alla partenza della seconda tappa della regata in solitaria Les Sables – Les Acores – Les Sables 2024, 19 luglio 2024. MANON LE GUEN

Domenica 10 novembre quaranta barche partiranno dal Vendée Globe per un giro del mondo in solitaria, senza assistenza e senza scali. Yannick Bestaven, 51 anni, detentore del titolo, farà parte dell’avventura sulla sua nuova macchina, Master Cock V. Nella precedente edizione la traversata vittoriosa avrebbe potuto essere interrotta. Dopo tre settimane di navigazione, il dissalatore della sua Imoca si è rotto. Tuttavia è possibile fare il giro del mondo in ottanta giorni, ma non senza acqua potabile.

Ingegnere civile di formazione, diplomato alla Scuola Nazionale dei Lavori Pubblici dello Stato, il marinaio ripara la pompa elettrica della barca. “Qualcosa che non ho mai fatto prima.” » Le barche, per essere sempre più veloci, sono sempre più tecnologiche, con sempre più computer di bordo, intelligenze artificiali, linee in fibra ottica per misurare la deformazione dei foil (ali d’acqua). “Bisogna saper gestire tutto”sottolinea Yannick Bestaven.

Sempre più skipper frequentano scuole di ingegneria prima di imbarcarsi in regate oceaniche. Armel Le Cléac’h, vincitore del Vendée Globe 2016-2017, è, a 47 anni, un giovane diplomato dell’Istituto Nazionale di Scienze Applicate (INSA) di Rennes. Nel 2024, infatti, grazie al sistema di validazione dell’esperienza acquisita, ha completato il diploma di ingegneria iniziato nel… 1998. Quell’anno era entrato nel settore di eccellenza sportiva della scuola e aveva beneficiato di un calendario organizzato per perseguire allo stesso tempo un carriera di skipper che era appena iniziata.

“Ho soddisfatto tutte le aspettative”

Nel 2000 entra nel circuito professionistico e lascia lo stabilimento senza completare il corso. Due anni dopo, la rete INSA ha integrato nelle sue fila un altro appassionato di vela, François Gabart, che ha conseguito il titolo di ingegnere in ingegneria meccanica e sviluppo nel 2007 nel campus di Lione. Cinque anni dopo, il giovane velista vinse, all’età di 29 anni, l’edizione 2012-2013 della Vendée Globe: batté Armel Le Cléac’h di tre ore durante una regata durata più di settantotto giorni. L’INSA realizza una doppietta.

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Prima di affrontare i ruggenti anni Quaranta, al momento della scelta della direzione, Armel Le Cléac’h non si immaginava alla guida di una Formula 1 dei mari. “Mi sono visto in uno studio di architettura, a lavorare sulla progettazione di barche. Frequentare questa scuola di ingegneria è stata la certezza di esercitare una professione legata alla mia passione, la vela. »

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