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quando vengono coinvolti diversi ex allenatori

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Tutti hanno la loro opinione sull’inizio di stagione del canadese perché sarà abbastanza difficile.

Per esempio? Agli occhi di Stéphane Waite, per anni preparatore dei portieri del club, Martin St-Louis è alla ricerca della sua identità e dovrebbe avere al suo fianco un allenatore esperto.

Lo ha detto ieri su 98.5 FM.

Ma non è l’unico ex giocatore della NHL ad avere un’opinione sull’argomento. Possiamo anche parlare di Michel Bergeron, che sa cosa vuol dire allenare la NHL in Quebec. Sa anche cosa vuol dire gestire un brutto club.

E come ha detto a TVA Sports, ai suoi occhi, Flannel improvvisa.

Il discorso di una sera è diverso dal discorso di un’altra sera. Un giorno l’allenamento è diverso [du suivant].

Non c’è continuità ed è per questo che ho l’impressione che quello canadese sia un festival di improvvisazione. – Michel Bergeron

Potremmo parlare anche di Michel Therrien, che giocava nella NHL solo pochi anni fa. Quest’ultimo ha affermato che il CH è troppo concentrato su determinati individui in particolare.

Crede che se continua così, il management dovrà decidere cosa fare.

La domanda da porsi qui è questa: Martin St-Louis, che non ascolta le critiche di persone a cui non chiederebbe consiglio, chiederebbe consiglio a uno di questi ex allenatori della NHL?

In altre parole: fare le critiche dei maggiorenti gioco che nel flusso mediatico gli vengono restituiti come l’acqua che scende dalla schiena di un’anatra? Oppure ne sta prendendo atto? La tua risposta è buona quanto la mia.

Con il passare del tempo e l’aumento delle aspettative, è chiaro che in città cresce il malcontento. Sia nei media che tra i sostenitori, si prevede che i risultati vedranno progressi da parte del CH.

La palla è nel campo di Martin St-Louis.

A raffica

-Oh sì?

– Ti piace il risultato?

– A proposito di hockey femminile.

– Sarà uno da tenere d’occhio sabato.

– Bene, bene…

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