Il 125esimo derby tra Lione e Saint-Etienne si giocherà domenica 10 novembre, due anni dopo l’ultimo confronto tra le due squadre. Tra loro e tra i rispettivi sostenitori è nata una rivalità storica. Reportage da Saint-Symphorien-sur-Coise, piccolo villaggio dei Monts du Lyonnais, al confine tra i due dipartimenti.
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Se Saint-Symphorien-sur-Coise è amministrativamente un comune del Rodano, siamo geograficamente più vicini a Saint-Etienne. La sua popolazione è quindi logicamente divisa tra OL e ASSE.
Con l’avvicinarsi del 125esimo derby tra le due squadre, domenica 10 novembre 2024, questa separazione “amichevole“riemerge tra i suoi abitanti. Ecco, “Il 50% delle persone sostiene l’OL e l’altra metà il Saint-Etienne” ride Roger, il cuore di Lione, seduto alla Brasserie des Terreaux.
La partita di domenica ravviva i discorsi. Arriva la presa in giro: “Andiamo Roger, non vorresti cantarci un po’ di “Go greens”? – Mai !“, risponde l’interessato.”Sono gli emigranti del 42 che ci invadono“, dice un amico, con un sorriso sul volto. “Rooooooh, quello è facile“, risponde un altro.
L’argomento non è mai pretesto per discussioni violente. “È una camera carina, niente di più“, spiega Pascal, sostenitore dei Verdi. “E dopo la partita, tocca a Ricard!” canta un altro.
Le passioni sono antagoniste, ma i risultati sportivi delle squadre spingono comunque i tifosi a concordare i pronostici. Il Lione è 6°, il Saint-Etienne cerca di sopravvivere in Ligue 1 al penultimo posto.
“2-0 per il Lione” dice Roger. Il suo amico Maurice, che è appena arrivato e sta sostenendo l’altra squadra, stringe le labbra: “disegnare forse? Ci presentiamo più forti, c’è una grande squadra davanti a noi…“. Pascal continua: “se domenica il Saint-Etienne vincerà, sarà un’ottima prestazione. Io opterei di più per un pareggio o addirittura per una sconfitta“, ammette.
Al bar, i sostenitori del Saint-Etienne sono più numerosi questa mattina. Una questione di generazione forse. “Sono soprattutto i giovani a sostenere l’OL” spiega Pascal. “Adesso è lo stesso, ma negli anni ’70 e ’80 qui era tutto verde! Il Lione è emerso solo negli anni ’90 e ancor più negli anni 2000 con i suoi titoli”.
Vai al club locale per confermare la nostra teoria. All’Hauts Lyonnais i giocatori sono più divisi. Dei venti ragazzi che incontriamo, 6 si allenano con la maglia dell’OL, 4 con quella dell’ASSE. Nel gioco delle votazioni, il Lione ha vinto per pochi voti.
Qui è soprattutto una storia di famiglia. Tutti i giovani intervistati hanno avuto un genitore, uno zio, una zia, una sorella o un cugino che ha trasmesso loro la loro passione. “Tifo per l’OL da quando il mio padrino mi ha fatto conoscere la gioia di stare in uno stadio con una squadra fantastica, che è l’Olympique Lyonnais.“, ci racconta con orgoglio Angelo.
“Sono andato a vedere il Lione allo stadio solo con mio suocero ma il resto della mia famiglia tifa Saint-Etienne, quindi per me ci sono solo loro“, ribatte uno dei suoi compagni. “Mio padre ha sempre seguito l’OL e andavo a vedere le partite con lui. Ho adorato l’atmosfera lì“, dice un altro.”Tutta la mia famiglia sostiene Saint-Etienne“, continua Marley, maglia sulle spalle.”Visto che lo aspettiamo da tanto tempo, non vedo l’ora!“, continua
“Nel club abbiamo una famiglia in cui due figli sono tifosi del Lione e uno è di Stéphane… le serate di derby devono essere belle per loro“, ride Gaétan Desautel, il loro allenatore.
Non ha una visione negativa di questa rivalità. “Rimane ancora benevolo. Il giorno della partita è speciale ma per il resto non vediamo alcuna differenza. La cosa principale è guardare la partita insieme e divertirsi insieme.“, conclude.
Chi avrà, alla fine, il diritto di mettere a tacere l’altro campo? Risposta Domenica sera, calcio d’inizio allo stadio Groupama di Décines-Charpieu alle 21.00.
Sébastien Allec e Amandine Rouve
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