Anche se il canadese sta vivendo un inizio di stagione più difficile, ci sono comunque alcuni spunti positivi. Fuori dal lotto, parliamo molto di Cole Caufield che segna tantissimi gol così come di Jake Evans e Brendan Gallagher che giocano a grande hockey.
E per una buona ragione: queste sono cose belle che accadono al club.
Detto questo, sulla linea blu, Lane Hutson è un altro grande aspetto positivo. I suoi sette punti in 13 partite sono una grande produzione, ma soprattutto lo è lui Veramente dinamica sul ghiaccio.
Non è un giocatore perfetto, ma aggiunge un elemento di mobilità alla linea blu di cui gli Hab avevano bisogno.
E ovviamente, lo stile del giovane ispira alcuni dei suoi compagni di squadra. Chiacchierando con Anthony Martineau (TVA Sport), Mike Matheson ha ammesso di prendere ispirazione dal suo compagno di squadra più giovane.
E questo, anche se Matheson (560 partite) ha parecchia più esperienza di Hutson (15 partite) nel circuito Bettman.
Matheson, che dice di aver già ricevuto consigli per cercare sempre di imparare elementi del gioco dei suoi compagni, cerca in particolare di integrare nel suo gioco le famose finte di spalla del giovane difensore. Sappiamo che è un elemento che aiuta molto Hutson a creare spazio sul ghiaccio e spesso mette in cattiva luce i suoi avversari, tanto che Matheson vuole provare ad avere un successo simile.
Possiamo quasi dire che il numero 48 sia un influencer, a questo punto. Non l’ha inventato lui, ovviamente, ma è uno di quelli che usa più spesso queste finte.
In un contesto in cui molti tifosi vorrebbero vedere Hutson fare le valigie Matheson della prima ondata di power play, è bello vedere che il veterano non vede il giovane come una minaccia, ma come un ragazzo da cui “sarebbe stupido” non imparare. E questo, anche se può dire che non ha tempo da perdere, visto che è un veterano e ha già avuto la sua parte di successo con il suo stile di gioco.
La domanda che bisogna porsi ora è se sempre più giocatori della NHL adotteranno le famose spalle finte. È efficace per Hutson e, con Matheson che li integra con successo nella sua cassetta degli attrezzi, forse alcuni difensori mobili (o anche attaccanti) penseranno che potrebbe aiutare anche loro.
Continua, quindi.
A raffica
– Darren Dreger ritiene che parlare di regressione al CH sia “un po’ forte”.
– La famiglia Price lancia la sua fondazione.
– Il tipo di stagione al CH in cui si parla del consumo di alcol dell’allenatore… a novembre.
– È difficile per Elias Pettersson da quando ha firmato il suo nuovo contratto.
– Ottima sequenza per la speranza del CH.
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