Di
Franck Baudouin
pubblicato su
2 giugno 2024 alle 7:30
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Scalpello e martello per sgrossare. Scalpello e ciotola per gli ultimi ritocchi. Ci vogliono tre giorni di lavoro delicato per farlo Alexandre Aubin, scalpellinoper trasformare un blocco rettangolare di granito in a scultura che sostituirà un pinnacolo o un gancio mancante su uno dei timpani triangolari della facciata del Castello di Pontivy.
“Ci sono tre terminali e tre ganci da rifare. Queste sono le cosiddette sculture di foglie di cavolo. Si tratta di una decorazione emblematica dell’arte gotica fiammeggiante, che troviamo qui, al castello di Rohan, ma anche nelle cappelle della regione», indica Anne Bocquet, responsabile del progetto di promozione del castello di Pontivy.
“È difficile ottenere lo scisto, perché non ci sono più cave in Bretagna…”
Dal marzo 2024, le impalcature nascondono gran parte della facciata principale del castello, nell’ambito di un vasto progetto di restauro.
La facciata viene ripulita dalle piante e pulita. I vecchi giunti (a volte in cemento, purtroppo) sono picchettati e rifatti alla vecchia maniera, con calce e sabbia. Le pietre più danneggiate vengono sostituite. “Molto spesso è una questione di scisto. È anche difficile ottenerlo, perché non ci sono più cave in Bretagna…” riconosce Etienne Stéphane, direttore del cantiere dell’impresa Beaufils, a Saint-Carné, nella Côtes-d’Armor.
Da parte sua, Anne Bocquet incrocia le dita affinché queste difficoltà nell’approvvigionamento di scisto non ritardino la fine dei lavori prevista per questo autunno. In ogni caso non ci sono problemi per l’approvvigionamento del granito: proviene da una cava vicina, situata a Bignan…
Le impalcature della facciata del castello di Pontivy verranno spostate a luglio
Da allora, questo vasto progetto non si ferma alla facciata verrà ripristinata anche la copertura. È l’azienda Le Tirilly, a Plobannalec-Lesconil, nel Finistère, ad esserne responsabile.
Le poche sculture mancanti sui timpani triangolari verranno sostituite… Ma non solo. “Alla base dei frontoni ci sono anche sculture che rappresentano un bestiario medievale. Ne manca uno, ma non lo restituiremo perché, per mancanza di fonti, non sappiamo che aspetto avesse”, confida Anne Bocquet.
A luglio i ponteggi verranno spostati a destra, nella torre sud, per la seconda fase del progetto. Anche in questo caso gli archeologi del Servizio Archeologico Dipartimentale si avvarranno dei ponteggi per effettuare un’analisi puntuale della facciata (composizione dei giunti, attrezzature, ecc.).
Questo progetto di restauro ha un costo: circa 144.000 eurosovvenzionato fino all’80% (50% dallo Stato, 30% dal Dipartimento).
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