Dopo la sconfitta per 7-2 contro i Rangers della scorsa settimana, il canadese ha recuperato bene.
Ha vinto le sue due partite lo scorso fine settimana contro i Blues e i Flyers.
Ma martedì, due giorni fa, il club è completamente crollato contro il Seattle Kraken (8-2). E c’è una frase che ricorre spesso: “i giocatori devono impegnarsi di più sul ghiaccio”.
Jake Evans e Brendan Gallagher sono gli unici che si presentano ogni sera. Fanno bene i loro rispettivi ruoli e danno il buon esempio.
Ma cosa dobbiamo fare per inviare un messaggio al resto del gruppo? Ricordiamo che Pascal Vincent ha parlato di richiami ieri sera dopo il Rocket match…
Anthony Marcotte, di BPM Sports, ha risposto oggi a questa domanda. E il suo suggerimento è semplice: il CH deve richiamare Luke Tuch per creare qualcosa.
Anthony Marcotte spiega il suo punto dicendo che dall’inizio della stagione Luke Tuch ha giocato nel modo giusto.
Merita una convocazione ai suoi occhi perché ha lo stampo per aiutare i Canadien in questo momento.
Lo trovo interessante perché fondamentalmente non pensiamo necessariamente a Tuch quando pensiamo ai giocatori che potrebbero essere richiamati dal CH.
Non ha esperienza in NHL a differenza di ragazzi come Barré-Boulet, Roy, Gignac o Condotta… Ma Tuch è un giocatore diverso da quei ragazzi: colpisce, è (molto) fisico ed è anche capace di produrre in modo offensivo.
Ha comunque raccolto quattro punti in sette partite al Laval dall’inizio della stagione, il che non è banale per un giocatore che è al suo primo anno da professionista.
L’idea di Anthony Marcotte mi piace, soprattutto se stasera vedremo il canadese in difficoltà in termini di impegno.
Servono ragazzi che abbiano voglia di esserci e se dai la possibilità a un ragazzo giovane come Tuch di mettersi in mostra, è certo che la fatica ci sarà perché vorrà mettersi alla prova e perché è quello, il suo stile di gioco Vincent ieri ha parlato di richiami, sembra che non sia una coincidenza…
Continua.
A raffica
– Logica.
– Grande operazione per Curtis Lazar.
– È unico.
– Sì. È piatto, ma è lo stesso.
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