“La sovranità è in tutti i settori: economico, sociale, sportivo, politico, militare. Non spetta a un Paese dirci chi invitare, chi non essere invitato, chi partecipare o no”, ha dichiarato il ministro di Stato Bassolma Bazié.
Quest’ultimo è intervenuto domenica sera dalla cittadina di Koudougou (centro), che ha ospitato l’arrivo della terza tappa della manifestazione, che si dovrà concludere domenica prossima.
È proprio la presenza del vincitore di giornata, il russo Anton Popov e del suo CSKA Mosca, a porre un problema all’UCI.
Dall’inizio della guerra in Ucraina nel 2022, gli atleti russi e bielorussi non possono più partecipare agli eventi del calendario internazionale dell’UCI.
Venerdì sera, di fronte alle maglie del CSKA accorse “Russian Army” (esercito russo) e dei suoi sei corridori, l’organismo internazionale ha annunciato il ritiro di questo evento dal suo calendario ufficiale.
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Il Burkina Faso è governato da più di due anni da una giunta militare guidata dal capitano Ibrahim Traoré.
Ha voltato le spalle ai suoi partner storici, in particolare la Francia, per avvicinarsi soprattutto alla Russia.
Il Tour du Faso, gara di categoria 2.2, il livello più basso per una corsa professionistica, si disputa dal 1987 ed è stata una delle rare gare UCI del continente africano.
Il suo percorso è stato limitato al centro del Paese a causa della situazione di sicurezza in Burkina Faso, gran parte del cui territorio è minato da sanguinosi attacchi jihadisti. L’edizione 2022 era stata addirittura cancellata.
Par Le360 Africa (con AFP)
28/10/2024 alle 14:56
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