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Ivan Leko prima di Standard – Charleroi: “Eravamo sotto pressione fin dalla prima partita”

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Qualche settimana fa Leko aveva spiegato che le statistiche erano un pretesto per spiegare le sconfitte. Ha fatto attenzione a bilanciare i conti, per non parlare delle statistiche che gli sarebbero andate bene, ma il tecnico croato, dietro un discorso fiducioso, sa che la pressione aumenterà di un livello contro lo Charleroi. “Ma fin dalla prima partita eravamo sotto pressione”.risponde, anche se ammette: “La competizione è molto serrata, ma la squadra che vincerà domenica potrà alzare lo sguardo. Chi sarà picchiato dovrà guardare in basso”.

Ngoy in disparte per alcune settimane

Per evitare di guardarsi alle spalle, lo Standard dovrà quindi trovare l’apertura e la domanda, ovviamente, è come. Leko non ha intenzione di cambiare il suo sistema, a priori, tanto più, assicura, perché “ci mancano i terzini per giocare in una difesa a quattro (NdR: Bolingoli è infortunato e Doumbia appena rientra)”. Fossey, se recuperato, e Camara potrebbero comunque prendere il posto, ma la voglia è restare tre dietro e due davanti, con Eckert Ayensa e Zeqiri.

gabbiano

Più importanti i cinque giocatori che rientrano nell’ultima mezz’ora, per chiudere bene.

Come alimentare al meglio i due attaccanti? La risposta si trova in particolare nel mezzo, dove questa settimana il paradosso di Isaac Price era un po’ più evidente. Tripletta con l’Irlanda del Nord, contro la Bulgaria (5-0), non ha ancora segnato con lo Standard in questa stagione e non ha fornito assist. “Spero in un clicLeko scivolò. Un numero 8 deve saper distinguersi con le sue statistiche. Contro Westerlo ha avuto una buona occasione, ma ha centrato l’obiettivo. All’Anderlecht ha regalato alcuni palloni che sarebbero potuti finire in gol”.

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Ma ogni volta mancava successo, precisione o finezza, come una squadra che cercava un equilibrio più sicuro per prendere di meno. Potrebbe Sotiris Alexandropoulos essere questo elemento capace di portare qualcosa in più? I suoi 23 minuti contro l’Anderlecht (il suo totale più alto dall’inizio della stagione) sono stati apprezzati da Leko, che non ha nascosto di poter iniziare la partita contro lo Charleroi.

Ma il tecnico croato ha anche spiegato la sua gestione, in modo da giustificare le sue scelte, talvolta messe in discussione, nel corso della partita: “Lavoriamo con 15 giocatori, in una partita, ovvero 10 + 5. E i cinque giocatori che entrano nell’ultima mezz’ora a volte sono più importanti dei dieci che hanno giocato la prima ora”. Ma nessun sostituto di Rouche, finora, è riuscito a fare la differenza per cambiare una partita. L’unica scelta vincente, che ha portato alla vittoria, è stata quella di mantenere Benjdida nella partita contro il Beerschot (1-0).

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